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MotoGP

Andrea Migno, Moto3: “Con il team VR46 sono tornato a casa. Mi manca correre, ma ora le priorità sono altre”

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Andrea Migno ha solamente 24 anni, compiuti lo scorso 10 gennaio, ma si trova di fronte ad una stagione spartiacque per quanto riguarda la sua carriera. In questo mondo il tempo passa veloce e inesorabile ed il suo esordio nel 2013 in Moto3 (venticinquesimo nel Gran Premio di Catalogna) appare ormai lontanissimo. Questo 2020 sarà la sesta annata effettiva nella classe più leggera per il portacolori dello Sky Racing Team VR46. Una sorta di bivio che il pilota romagnolo conosce perfettamente ed è pronto ad affrontare. Da una parte potrebbe schiudergli una nuova pagina della propria esperienza nel Motomondiale, puntando quindi al salto di categoria in Moto2. Dall’altra, e nessuno se lo augura, un altro anno con troppi alti e bassi che potrebbe portarlo in una sorta di circolo vizioso dal quale non è mai semplice uscire.

Il nativo di Cattolica, invece, vuole dimostrare che i risultati possono arrivare, come ha già fatto ampiamente vedere (vincendo per esempio il Gran Premio del Mugello 2017) e anche con la giusta continuità. Anche se parliamo di un classe 1996 la maturità c’è, eccome. Sarà dunque necessario per il “Mig” incastrare nella maniera giusta tutti i pezzi del suo puzzle e la stagione verrà di conseguenza. Già, la stagione. Dopo l’esordio nel deserto del Qatar, concluso con un sedicesimo posto, il Circus dei motori, suo malgrado, è stato costretto a fermarsi per colpa della pandemia mondiale. Proviamo ad analizzare questo momento così particolare con il pilota romagnolo per capire com’è il presente e, soprattutto, come sarà il futuro della classe più leggera..

Andrea, dopo il primo appuntamento di Losail, è stata decisa questa sosta forzata. Come state vivendo voi piloti questa lunga attesa?

“Sto a casa, come tutti. Cerco di fare il possibile per non annoiarmi: guardo la tv, soprattutto tante repliche di sport e cerco di allenarmi con costanza. Devo ammettere, però, che non sono tra quelli a cui pesa questa situazione, se devo essere sincero. So che ci sono delle altre priorità in questo momento, anche se ovviamente mi manca molto non potere salire in moto”.

La prima gara ti ha visto concludere immediatamente fuori dalla zona punti. Come sono le sensazioni con la nuova moto? 

“Oggettivamente non è stata la gara che mi aspettavo, specialmente dopo i test pre-stagionali ed il grande impegno profuso nella off-season. Abbiamo lavorato davvero sodo, anche con “Cele” (il suo compagno Celestino Vietti, ndr), ma in qualifica e poi in gara non è andata come speravamo. Un vero peccato anche non potersi subito rifare di questo risultato a causa dello stop. Questo proprio non ci voleva”.

Come sempre la classe più leggera si annuncia come un campionato livellato e combattuto. Sarà una delle edizioni più serrate degli ultimi anni?

“La Moto3 è il Campionato più incerto! Come sempre ci sono tanti piloti veloci e moto decisamente competitive. Il livello è davvero altissimo e le differenze tra pilota e piloti sono veramente sul filo dei millesimi. Le gare si decidono quasi sempre all’ultima curva e le incognite, anche dopo questo lungo stop, non potranno che aumentare”.

Questo 2020 segna il tuo ritorno nel team Sky Racing Team VR46. Si può dire doppio obiettivo per quanto ti riguarda? Voglia di fare bene con questa scuderia e completare una annata ad alti livelli?

“Sono felicissimo, è stato come tornare a casa. Penso che fosse quello che mi serviva per ritrovare le giuste motivazioni e stimoli. Dal mio punto di vista ho grandi aspettative. Ho voglia di fare bene, crescere e lavorare in gruppo con Celestino per lottare con continuità con i più forti”.  

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Andre Migno, Sky Racing Team VR46

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