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Formula 1

F1, i grandi duelli: Schumacher vs Hill, ruotate sotto la pioggia al Gran Premio del Belgio 1995 VIDEO

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La rivalità tra Michael Schumacher e Damon Hill ha caratterizzato la Formula 1 di metà anni ’90. Uno dei duelli più intensi tra il tedesco e il britannico è andato in scena nel Gran Premio del Belgio del 1995, autentico punto di svolta del Mondiale di quell’anno. Andiamo a rivivere quanto accaduto in quella domenica di fine agosto di un quarto di secolo orsono.

Spa-Francorchamps, 27 agosto 1995. Si corre il Gran Premio del Belgio, la cui griglia di partenza non potrebbe essere più anomala. La pioggia ha condizionato le qualificazioni e, di conseguenza, le carte si sono rimescolate. Chi ne ha tratto maggior beneficio è la Ferrari, capace di monopolizzare la prima fila con Gerhard Berger e Jean Alesi. Al contrario, chi si trova in difficoltà sono i contendenti per il titolo mondiale. Damon Hill è ottavo, mentre Michael Schumacher è addirittura sedicesimo.

Il giorno della gara il tempo è, come sovente capita sulle Ardenne, incerto. Si parte con pista asciutta, ma il cielo è plumbeo e minaccia pioggia. Subito dopo il via scoppiano fuochi d’artificio. Alesi prende il comando, ma è un fuoco di paglia, poiché si ritira già nel corso del quarto giro a causa della rottura di una sospensione. Dietro di lui le Williams e Schumacher stanno dando spettacolo, rimontando prepotentemente. Al quinto passaggio il tedesco è già settimo, mentre Coulthard e Hill sono nella scia di Herbert, che ha ereditato il comando dal francese della Ferrari. Quando il britannico della Benetton finisce in testacoda, le Williams sembrano poter andare in fuga. Intanto il Kaiser ha sorpassato anche Irvine ed è quarto, appena dietro alla Ferrari di Berger. Alla quattordicesima tornata Coulthard, nuovo leader indiscusso del GP, deve ritirarsi per la rottura del cambio. Passano pochi istanti e sia Hill che Berger effettuano il loro primo pit-stop. In questo modo Schumacher, partito sedicesimo, si trova in testa! Quando anche il tedesco si ferma per rifornire, Damon riprende il comando, con una quindicina di secondi di vantaggio proprio sul rivale per l’iride.

Siamo quasi a metà gara e il cielo è sempre più pesante. Al ventunesimo giro, infatti, inizia a piovere. Hill rientra immediatamente ai box per montare gomme rain. Schumacher, invece, scommette sul fatto che la situazione sia transitoria e decide di proseguire con le slick, tornando primo. Il britannico raggiunge rapidamente il tedesco e sembrerebbe destinato a sorpassarlo con agio. Invece il Kaiser da’ dimostrazione di tutto il suo talento e della sua spregiudicatezza poiché, nonostante la pista sia bagnata e lui abbia pneumatici da asciutto, resiste ferocemente agli assalti dell’alfiere della Williams. Damon, grazie alle rain, gode di un grup infinitamente superiore rispetto a quello del rivale, eppure Michael, nonostante l’aderenza precaria, respinge con decisione tutti gli attacchi dell’inseguitore. Per un giro intero le due vetture si sfiorano a ripetizione, rischiando più volte il contatto. Hill sembra sull’orlo di una crisi di nervi, perché non riesce in nessun modo a sopravanzare chi lo precede. Alfine, Schumacher nella sua resistenza a oltranza, rischia troppo ed effettua un “dritto” a Combes.

Hill è finalmente al comando, ma la pioggia è cessata! Il Kaiser aveva ragione, si trattava solo di uno scroscio transitorio! Ben presto i tempi di Michael, che monta ancora le slick, migliorano esponenzialmente, mentre quelli di Damon peggiorano. I due tornano a contatto. Ci sarà un nuovo duello all’arma bianca, ma a parti invertite? Neanche per sogno, Schumacher infila Hill a Stavelot come se nulla fosse e se ne va! Alla Williams richiamano il proprio pilota per rimettergli pneumatici di asciutto, ma ormai è sprofondato a mezzo minuto dal battistrada.

Cionondimeno, si verifica un altro colpo di scena, ovvero ricomincia a piovere! Stavolta tutti i piloti restano in pista con le slick. La direzione gara decide, però, di mandare in pista la safety-car. Di conseguenza, tutti i distacchi vengono annullati. Lo scroscio è ben più violento del precedente e, a questo punto, sia Michael che Damon entrano ai box per munirsi di pneumatici da bagnato. Quando la vettura di sicurezza si fa da parte, Hill è smanioso di rivincita nei confronti di Schumacher, ma proprio in quel momento avviene l’ennesima sorpresa. Il britannico viene sanzionato con uno stop&go perché, nella foga, ha inserito il limitatore troppo tardi e, di conseguenza, ha superato il limite di velocità imposto in corsia box! Damon deve scontare la penalità, lasciando via libera a Michael, che va a vincere il Gran Premio. Il britannico invece si trova impegolato in un duello con la Ligier di Brundle per la piazza d’onore, arpionandola in extremis.

Con questo successo Schumacher porta a 15 i punti di vantaggio in campionato su Hill. Mancano ancora sei gare, ma quanto accaduto in Belgio si rivelerà il punto di svolta della stagione, ovvero il colpo che manda Damon al tappeto. Il britannico risentirà dell’umiliazione patita e, nelle successive prove iridate, commetterà un errore dopo l’altro, permettendo al tedesco di veleggiare trionfalmente verso il suo secondo titolo mondiale e di abbandonare la Benetton in gloria. Infatti, solo una decina di giorni prima del Gran Premio di Spa-Franorchamps, la Ferrari aveva ufficializzato l’ingaggio del tedesco per la stagione 1996. La prima uscita da “neo-ferrarista” del Kaiser aveva fatto capire, una volta di più, come il Cavallino Rampante si fosse assicurato i servigi del miglior pilota del mondo.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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