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Sci Alpino

Sci alpino, Pagelle 13 febbraio: Dressen con il back to back. Feuz non sbaglia mai, Kilde spreca una grande occasione

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Andiamo a vedere quali sono state le pagelle della discesa di Saalbach, vinta da Thomas Dressen davanti ad un incredibile poker elvetico. Giornata negativa per Aleksander Aamodt Kilde e per la squadra azzurra.

Thomas Dressen 9: il tedesco concede il back to back. Dopo la vittoria casalinga di Garmisch, conquista anche la discesa di Saalbach. Nonostante l’errore nella parte iniziale Dressen realizza il miglior tempo grazie ad una parte centrale semplicemente perfetta. E’ secondo nella classifica di specialità e questa è davvero la stagione della definitiva consacrazione.

Beat Feuz 8: in diciotto delle ultime ventuno discese è sempre salito sul podio. Una regolarità incredibile, quasi impossibile da mantenere. L’infortunio di Paris un po’ lo ha aiutato, ma vincerà meritatamente la coppa di discesa. Davanti a questi numeri bisogna solo togliersi il cappello, fare un inchino e complimentarsi.

Svizzera 9: il 10 sarebbe arrivato in caso di vittoria, ma Dressen ci ha messo lo zampino. Una prestazione di squadra eccezionale con Feuz secondo, Caviezel terzo, Janka quarto ed Hintermann quinto. La fotografia di una stagione davvero ottima per la velocità elvetica al maschile.

Aleksander Aamodt Kilde 4,5: il più deluso di tutto. A casa Henrik Kristoffersen ha sicuramente festeggiato nel vedere la prestazione negativa del compagno di squadra. Doveva essere la discesa del sorpasso, la grande occasione per volare in testa alla classifica generale ed invece si è trasformata nella gara dei grandi rimpianti. Un decimo posto che fa malissimo a Kilde, che prende solo 26 punti e adesso la corsa alla generale si fa sempre più complicata.

Italia 5: le scusanti ci sono tutte. Manca Dominik Paris, non c’è nemmeno Christof Innerhofer, ma gli azzurri recitano il ruolo delle comparse in quel di Saalbach. Il migliore è Matteo Marsaglia in diciannovesima posizione e dietro di lui chiude Emanuele Buzzi. Ancora più attardato Mattia Casse. Davvero troppo poco.

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