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Magdalena Wierer, biathlon: “Mia sorella Dorothea è cool, sognava di fare la contadina, è molto naturale”

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Magdalena Wierer, 19enne altoatesina dell’Esercito, non è una biathleta come le altre. Porta il peso e le aspettative di chi vede la propria sorella sollevare la Coppa del Mondo e mettere al collo numerose medaglie mondiali, abbracciandola per ogni successo della rassegna appena conclusa ad Anterselva. Dorothea in questi giorni ha riscritto la storia del biathlon azzurro ad Anterselva e anche Magdalena non vuole smettere di gioire e festeggiare per ogni podio ottenuto. La più piccola dei fratelli Wierer cerca di ripercorrere le tracce della sorella e si allena spesso con l’amica Linda Zingerle, fresca vincitrice della sprint dei Mondiali Youth a Lenzerheide (Svizzera).

Ciao Magdalena, dopo l’oro individuale sei esplosa in un grande pianto e sei subito corsa ad abbracciare Dorothea, come è il tuo rapporto con lei?

“Le giornate dei Mondiali sono smolto impegnative anche per me, soprattutto le gare in cui è impegnata Dorothea: la mattina riesco ad allenarmi e poi collaboro con l’organizzazione del Biathlon Antholz, la notte prima delle sue gare faccio fatica a dormire, perchè spero sempre che riesca a mostrare tutto il suo valore. A nove anni ho preso in mano la carabina seguendola, mi sono innamorata subito di questo sport. Frequento come lei la scuola sportiva di Malles e abbiamo in comune solo la passione per il biathlon e la voglia di fare festa. Ogni tanto facciamo un giro a Brunico per fare shopping e ci alleniamo insieme. Dorothea è una persona ‘cool’, non è né tranquilla né noiosa, ti fa sempre ridere ed è davvero speciale. Abbiamo litigato solo una volta per cose futili, come i vestiti, ma ora sono più alta di lei. Il suo sogno era quello di fare la contadina, mentre ora è la numero uno del biathlon. Il suo carattere è talmente estroverso che potrebbe stare bene anche fuori dallo sport una volta chiusa la carriera, ma è proprio come la vedete da casa, vera e naturale”. 

Per quanto riguarda invece la tua passione del biathlon, hai spesso avuto difficoltà in questi ultimi anni a trovare la condizione per capire quale può essere il tuo vero potenziale.

“Tre anni fa ho avuto la mononucleosi: spesso mi ammalavo senza riuscire a capire il motivo, fino a quando ho fatto le analisi e ho scoperto dei valori anomali, in realtà questa stagione l’avrei dovuta saltare direttamente ma ho deciso comunque di fare la preparazione. Gli anni scorsi ho dovuto saltare tanti allenamenti e per questo motivo mi sento più indietro rispetto alle mie coetanee, ma ora sto finalmente bene ed è quello l’importante. Spero di poter gareggiare nei campionati italiani qui ad Anterselva, sperando di non ammalarmi”.

Ci hanno raccontato che con Linda Zingerle quest’estate avete raggiunto in bicicletta Dorothea nella sua casa al lago facendovi la tratta Bressanone – Peschiera su due ruote, il che la dice lunga sulla mentalità d’atleta.

“Quando siamo arrivate nella casa di Dorothea ridevamo per non piangere, un dolore incredibile ma è stata una bella esperienza. Abbiamo sbagliato strada parecchie volte. Credo molto in Linda e siamo molto amiche, sapevo che la sua mentalità e il modo di lavorare l’avrebbero portata a ottenere questi risultati: è molto ambiziosa e si merita il meglio, ci vediamo ogni giorno, siamo inseparabili”.

nicolo.persico@oasport.it

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