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Biathlon, la single mixed azzurra è un passo falso che non scalfisce un Mondiale d’oro

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Anche le dee ogni tanto hanno bisogno di cadere. Capita. Le ultime sei partenze iridate di Dorothea Wierer avevano portato in dote all’Italia del biathlon un clamoroso bottino di tre ori e due argenti, una striscia iniziata proprio con la single mixed dei Mondiali della passata stagione. Nel medesimo format, oggi in coppia come allora con Lukas Hofer, la regina di questa rassegna è incappata in una giornata decisamente meno positiva e una delle grandi speranze di medaglia per il nostro movimento è purtroppo sfumata. That’s biathlon. Nessuno può certamente recriminare nulla alla ventinovenne padrona di casa, dopo lo strepitoso percorso che la ha consacrata nell’olimpo della disciplina in questa prima parte dei Mondiali di Anterselva, eppure oggi la sorte ha deciso che i piani fossero altri.

La Norvegia si è imposta nella staffetta singola a coppie odierna davanti alla Germania e alla Francia, dimostrando ancora una volta che quando prende seriamente il contesto è davvero imbattibile. Marte Røiseland e Johannes Bø hanno mantenuto il controllo per tutta la durata della competizione, gestendo al meglio un paio di momenti delicati e inserendo le marce alte nel finale grazie al detentore della sfera di cristallo maschile. Un successo che è parso davvero mai fuori discussione e che porta la Norvegia a quota sette medaglie (3-2-2).

L’Italia esce invece oggi a bocca asciutta, insieme alla Svezia come grande delusa di giornata. Una prova che si è complicata ancora prima della partenza per gli azzurri, costretti a scattare con il pettorale 13 per la debacle di Pokljuka e rimasti inviluppati nel traffico nel corso della tornata iniziale. Dorothea ha provato a recuperare il terreno perso con una serie rapida ma l’azzardo non ha pagato, e dopo tre ricariche l’obiettivo podio era già molto distante. I due azzurri si sono riportati caparbiamente sotto nella fase centrale, spendendo però molte energie fisiche e mentali e il conto è arrivato salatissimo nella sesta serie di tiro, l’ultima in piedi di Wierer, costretta a girare e rinunciare al sogno. Dispiace soprattutto per Hofer, davvero generoso nell’impostare la rimonta verso una medaglia che sarebbe stata a tutti gli effetti meritata per lui. Ma il biathlon può essere veramente crudele e il carabiniere altoatesino ne è perfettamente consapevole.

Ora si resetta tutto, domani c’è la seconda giornata di riposo prima del rush finale con le staffette e le mass start. La compagine azzurra stringerà i denti nelle prove a squadre sabato per poi giocarsi quasi tutte le proprie restanti speranze il giorno successivo davanti a una Südtirol Arena che si preannuncia gremita.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: F.Angiolini

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