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Dakar 2020, risultato prima tappa Quad, Camion e SSV: Ignacio Casale subito avanti, Shibalov comanda gli autocarri

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Sì è aperta quest’oggi a Jeddah la 42esima edizione della Dakar, con la prima delle dodici tappe che ha accompagnato team e piloti fino ad Al Wajh lungo 752 km di cui 319 di speciale. Per quanto riguarda la categoria Quad la vittoria di questa prima giornata è andata al cileno Ignacio Casale, davanti al polacco Rafal Sonik e al ceco Tomaš Kubiena. Nei Camion invece il favorito e quattro volte vincitore Eduard Nikolaev (Kamaz) è incappato in una pessima prestazione d’esordio e ha lasciato il via libera ai suoi principali avversari chiudendo solamente in decima posizione. In testa però si è inserito il connazionale Anton Shibalov (Kamaz) capace di precedere il Maz-Sportauto del bielorusso Siarhei Viazovich, un altro pretendente al successo finale. Grande sorpresa anche nella categoria SSV dove il polacco Aron Domżała ha chiuso in testa davanti allo statunitense Casey Currie e allo spagnolo Josè Antonio Hinojo Lopez, con il favorito Sergei Kariakin in difficoltà solamente quinto.

QUAD

Non ci sono state grosse sorprese nelle prime due posizioni finali di quad, visto che sono state occupate dai due principali favoriti della vigilia per quanto concerne l’intera manifestazione. Il cileno Ignacio Casale, due volte trionfatore nel 2014 e nel 2018, si è aggiudicato questa prima tappa in 4:17’37” dopo essere stato in testa dal primo all’ultimo metro, rifilando 5’36” al polacco Rafal Sonik (a sua volta campione nel 2015) che lo insegue da vicino. L’impressione destata dai due piloti in sella ad un RAPTOR 700 di Yamaha, entrambi grandi interpreti del rally raid è quella che si possa continuare a vedere una grande battaglia tra loro da qui fino al 17 gennaio.

Terza posizione per il ceco Tomaš Kubiena (MRG), che si è ottimamente comportato in questo primo spezzone restando l’unico davvero vicino alla coppia di testa, distanziato di 6’55” dalla vetta. Distacco relativamente contenuto anche per altri due sudamericani attesi alla vigilia: il cileno Giovanni Enrico ha chiuso quarto a 9’55 e l’argentino Manuel Andujar si è inserito alle sue spalle a 11’41”. La grossa sorpresa è arrivata al km 134, quando il francese Axel Dutrie, anch’egli in forze a Yamaha, ha subito un grave incidente che lo ha estromesso prematuramente dalla corsa. Il transalpino era l’unico fino a quel momento ad essere restato sugli stessi tempi di Casale, ma è stato assistito dai medici e ha dovuto abbandonare ogni sogno di gloria.

CAMION

Gli sfidanti hanno demolito il maestro, quanto meno in questa prima delle dodici battaglie della Dakar. Il russo naturale favorito e quattro volte campione Eduard Nikolaev è stato autore di un pessimo avvio a bordo del suo Kamaz e ha chiuso solamente decimo a 11’24 dalla testa della corsa. Come anticipato hanno saputo approfittare della debacle del numero 1 di categoria quasi tutti i i principali sfidanti della vigilia. Il connazionale Anton Shibalov (Kamaz) e il bielorusso Siarhei Viazovich (Maz-Sportauto) hanno occupato rispettivamente le prime due posizioni. Il russo ha  terminato il percorso previsto in 3:40’35 rifilando 1’33 al rivale e principale pretendente al titolo nel caso i problemi di Nikolaev continuino anche i prossimi giorni.

Al terzo posto si è inserito l’olandese Janus Van Kasteren, dopo un’ottima tappa chiusa a 3’49 dalla vetta. Il tulipano è riuscito a tenersi alle spalle il terzo equipaggio russo della Kamaz pilotato da Dmitry Sotnikov (+4’07) di una prova leggermente sottotono nella seconda parte di giornata. Il quarto team del marchio di autocarri russo con Andrey Karginov alla guida aveva invece dominato la scena fino al penultimo rilevamento dei 254km, ma anche per lui gli ultimi km sono risultati fatali e alla fine la classifica lo relega in settima posizione a 6’38. Domani è attesa un’importante reazione da parte di tutti i russi.

SSV

Il polacco Aron Domżała fa saltare invece il banco nella prima tappa della categoria SSV. Dopo essersi ritirato all’esordio assoluto la passata stagione il pilota del Domzala Team ha sorpreso tutti i favoriti ed è riuscito a trionfare con un tempo di pochissimo superiore alle quattro ore (4:00’58), precedendo lo statunitense Casey Currie che alla fine paga solamente 1’51. Un distacco molto più ridotto di quanto poteva essere visto che il leader ha commesso qualche sbavatura di troppo nel segmento di gara conclusivo e ha perso molti minuti rispetto a tutti i rivali. Terzo posto per lo spagnolo Josè Antonio Hinojo Lopez (Hibor Raid) che paga 5’48. Partenza un po’ a rilento per il campione 2017 russo Sergei Kariakin (Snag Racing Team), solamente quinto a 8’52 dalla vetta dietro anche all’altro iberico Francisco Lopez Contardo (+6’47), un altro dei papabili favoriti.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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