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Ciclismo, Massimo Zanetti: “Nibali era il mio pallino, vedrete che una corsa importante la vincerà”

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In una lunga intervista  a “La Gazzetta dello Sport” si racconta Massimo Zanetti, patron della Segafredo, uno dei due main sponsor, assieme alla Trek, della nuova squadra di Vincenzo Nibali. L’imprenditore del caffè ha raccontato alla Rosea di come abbia corteggiato a lungo il messinese.

Così Zanetti traccia un bilancio del 2019: “Festeggiamo l’anno eccezionale della nostra squadra e brindiamo al 2020. L’ho fatto anche per il nostro campione del mondo Mads Pedersen, è la mia prima maglia iridata come sponsor. Tra squadra maschile e femminile ha 150 persone alle dipendenze“.

Tra loro anche Vincenzo Nibali:E’ il mio pallino, è qui grazie a me. Ci siamo Inseguiti tanto. Giro, Olimpiade, Mondiale, vedrete che qualcosa lo porta a casa. Il ciclismo è fatto di campioni e Vincenzo è il nostro campione. E’ come Ayrton Senna, un grande amico prima che un pilota: i grandi si assomigliano molto, sono modesti, non se la tirano, fanno le cose con semplicità“.

Zanetti racconta poi un aneddoto davvero singolare: “Io ho mangiato in trattoria con Enzo Ferrari a Modena, ho incontrato John Surtees che era campione del mondo di F.1 e guidava una 1100 sgangherata. Il campione è cosi, naturale, non deve dimostrare nulla perché ha già tutto dentro“.

Chiude l’imprenditore: “Nibali una corsa importante la vincerà, ma soprattutto è il nostro testimonial. Giulio Ciccone deve crescere ancora e potrebbe puntare alla Vuelta, lui non è Nibali come caratteristiche, è più scalatore. Letizia Paternoster è una forza della natura, ha molta coscienza di sé, è una ragazza intelligente e sa quello che vuole: una medaglia olimpica“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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