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Tennis, dove debutteranno nel 2020 Jannik Sinner, Fognini, Berrettini ed i top100 italiani

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Il tennis italiano, sponda maschile, sta per salutare una stagione d’oro: otto giocatori nella top-100, due nella top-15 e un Under19 nel club dei 100 che promette decisamente bene. Ecco che il 2020 è quello della conferma e, se possibile, del miglioramento.

Fari puntati su Matteo Berrettini e Fabio Fognini. Il romano (n.8 del mondo) viene dall’anno del “salto triplo”: un 2018 concluso da over-50 mai avrebbe lasciato presagire una scalata degna del miglior Marco Pantani sull’erta del Galibier. Costruendo il proprio castello, mattone dopo mattone, Matteo è entrato nel gotha, sulla spinta di due tornei vinti e soprattutto grazie al raggiungimento degli ottavi di finale a Wimbledon e delle semifinali agli US Open. La qualificazione alle ATP Finals, con vittoria contro l’austriaco Dominic Thiem, sarà da raccontare ai nipotini, ma l’intenzione è quella di migliorare ancora perché quel rovescio è poco convincente e il gioco a rete, per un tennista d’attacco come lui, va assolutamente migliorato. Si riparte quindi dalle 43 vittorie del 2019 e il ritorno sarà in grande stile, ovvero negli Australian Open 2020 (20 gennaio – 2 febbraio). L’azzurro, infatti, ha deciso di rinunciare all’ATP Cup (3-12 gennaio) per via di un piccolo problema muscolare agli addominali e ripartirà da Melbourne. Le chance per mettere fieno in cascina non mancano, dal momento che l’anno scorso il nostro portacolori uscì al primo turno per via di un accoppiamento molto difficile contro il greco Stefanos Tsitsipas, che poi fu semifinalista. A seguire sarà la volta dei tornei sulla terra di Buenos Aires (Argentina), Rio de Janeiro (Brasile) e di Acapulco (Messico). 

Fognini invece dovrebbe invece partire dalla rassegna a squadre citata precedentemente (ATP Cup). La nascita della figlia Farah ha sicuramente allietato la chiosa di questo 2019, anno nel quale il ligure è riuscito a imporsi nel Masters 1000 di Montecarlo. Pertanto, dopo aver disputato tre match nel torneo di esibizione di Diriyah (Arabia Saudita), sarà la volta di Auckland (13 gennaio), in Nuova Zelanda, dove conquistò i quarti di finale nel 2016 e nel 2019 e sarà la testa di serie n.2 (il primo della lista sarà il finalista dello US Open 2019 Daniil Medvedev). Poi si penserà al primo Major dell’anno.

Per quanto concerne il n.3 d’Italia Lorenzo Sonego (n.52 ATP), il torinese prenderà parte al torneo di Doha (6 gennaio). Un evento molto condizionato dalla presenza in calendario dell’ATP Cup. Nella entry list si può notare, infatti, che l’unico tennista top-20 sia lo svizzero Stan Wawrinka. A seguire gli osservati speciali saranno Andrey Rublev, Milos Raonic, Jo-Wilfried Tsonga, Frances Tiafoe, Miomir Kecmanovic e Richard Gasquet. Sonego è l’unico azzurro a figurare nel main draw, mentre Marco Cecchinato e Andreas Seppi si giocheranno l’accesso al tabellone principale nelle qualificazioni, in attesa di capire se vi saranno delle rinunce che potrebbero essere favorevoli. Successivamente stabiliranno il loro programma e se disputare l’ATP di Adelaide, prima degli Australian Open.

Veniamo a Jannik Sinner, il golden boy del tennis azzurro. In un 2019 spettacolare per lui, condito da tre Challenger vinti e dal prestigioso successo nelle Next Gen ATP Finals, il n.78 del mondo ha voglia di dar seguito alla propria striscia vincente. Il 2020 inizierà dal Challenger di Canberra (6 gennaio) per consentire al 18enne altoatesino di iniziare a prendere il ritmo al meglio, in vista dell’esordio nel main draw negli Australian Open, evento del tutto nuovo per lui. Andando oltre, nel mese di febbraio lo vedremo all’opera nei tornei indoor europei di Montpellier (250), Rotterdam (500) e di Marsiglia (250), avendo già la certezza di ottenere una wild card.

Chiosando su Stefano Travaglia e Salvatore Caruso, facenti parte anche loro della top-100, il 28enne nativo di Ascoli Piceno sarà al fianco di Fognini nella ATP Cup nelle vestiti di n.2 del Bel Paese, visto il forfait di Berrettini, e poi a seguire non dovrebbe disdegnare un Challenger (quello di Bendigo, a 131 km da Melbourne) prima dell’avventura degli Australian Open, mentre per il siciliano il percorso dovrebbe essere simile a quello di Seppi e di Cecchinato.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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