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Calcio, Romelu Lukaku sul razzismo negli stadi: “In Italia bisogna far uso delle telecamere come in Inghilterra”

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Siamo nel periodo di pausa del campionato di calcio di Serie A 2019-2020. Tempo di riflessioni e di considerazioni che portano a valutare un fenomeno che fa discutere, ovvero quello dei cori razzisti negli stadi.

Una tematica di grande divisione sociale in Italia: da una parte coloro che ritengono che la criticità non venga affrontata con la dovuta prevenzione e attenzione; dall’altra il partito del “basta buonismo” che ritiene esagerata la rappresentazione mediatica e fin troppo critica nei confronti dei tifosi. A schierarsi apertamente in favore di una linea molto netta contro chi si macchia di questi atti è il calciatore dell’Inter Romelu Lukaku, oggetto dei cori citati nel corso del match tra Inter e Cagliari. L’ex calciatore del Manchester United ha infatti dichiarato che: “In Inghilterra per questo problema c’è severità, ci sono telecamere negli stadi e i tifosi aiutano a individuare i responsabili. In Italia bisognerebbe fare lo stesso. Come calciatori abbiamo il potere di provare a cambiare le cose. La squadra, i giocatori, devono prendere posizione. Quello che è successo a me è stato triste, era la prima volta che mi capitava in carriera. Negli spogliatoi ci sono giocatori di diverse etnie e religioni ma lavoriamo tutti insieme. Perché allo stadio non possiamo solo goderci la partita anziché soffermarci sul colore della pelle o sulla sua razza?“, le parole dell’attaccante nerazzurro, nella 14/a Dubai International Sports Conference (fonte: Ansa).

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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