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Rugby, Pro 14: il Petrarca Padova potrebbe sostituire le fallimentari Zebre

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Potrebbe chiudersi a fine stagione la tormentata avventura delle Zebre nella Guinness Pro 14. Secondo le indiscrezioni dell’ultimo mese, infatti, a candidarsi per un posto nel torneo celtico di rugby ci sarebbe il Petrarca Padova e sabato, nel consiglio federale, il governo della palla ovale italiana potrebbe prendere una storica decisione.

A scriverlo, stamani, è la Gazzetta dello Sport, che riporta come Alfredo Gavazzi e i consiglieri affronteranno l’argomento sabato a L’Aquila, dove in concomitanza con il test match dell’Italdonne con il Giappone si svolgerà, appunto, il consiglio federale Fir. Una notizia che nasce alcuni mesi fa, quando il neopresidente del Petrarca Padova, Alessandro Banzato, aveva fatto sapere di voler portare la squadra veneta in Guinness Pro 14, affiancandola alla Benetton Treviso.

Banzato aveva parlato di sogno, ma in realtà era già qualcosa di più. Il numero uno del Petrarca, infatti, aveva mandato una lettera al presidente Gavazzi nel quale aveva messo nero su bianco il programma sportivo ed economico per supportare l’avventura celtica. Un programma che prevedeva un investimento annuale di circa 8/9 milioni di euro, permettendo così alla Federazione di risparmiare quei 3/4 milioni che annualmente investe nelle Zebre. Ora, però, sembra che si sia arrivati al momento clou. Come scrive la Gazzetta, infatti, l’idea, in casa Fir, è di approfittare dello snodo del 2020 — data di scadenza dell’ultimo contratto tra Fir e il board celtico — per dare a Padova la franchigia.

Che le Zebre fossero a rischio era cosa nota da tempo. La sua storia è sempre stata difficile. Istituita nel 2012, per sostituire i falliti Aironi, la società delle Zebre inizialmente era federale. Nel 2015, però, una cordata di imprenditori di Parma e zone limitrofe acquista le Zebre, che così diventano private. Una gestione che, però, fin da subito risulta fallimentare e dopo tre anni difficili, nel 2017 la Federazione è obbligata a riprendere le redini della squadra, affidandola ad Andrea Dalledonne. I conti migliorano, un po’, ma non i risultati, con le Zebre che da 12 mesi non vincono una partita in Guinness Pro 14.

Ora, però, ecco che un nuovo privato vuole prendere in mano la seconda franchigia celtica italiana. Non più a Parma, dove l’amore del territorio per la squadra non è mai sbocciato, ma a Padova. Certo, restano i dubbi e le incognite di avere due franchigie distanti meno di 50 chilometri l’una dall’altra, ma sicuramente l’esperienza sportiva del Petrarca e la solidità economica del presidente Banzato giocano a favore di questa scelta.

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Foto: Luigi Mariani – LPS

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