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MotoGP, GP Malesia 2019: Jorge Lorenzo, ennesima gara da comprimario. Zarco era nettamente davanti prima della caduta

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La lenta agonia di Jorge Lorenzo continua in un 2019 da archiviare e dimenticare al più presto in attesa di capire quale sarà il suo futuro. L’ex pilota iberico di Yamaha e Ducati, sprofondato ormai da mesi in una crisi tremenda alla luce del suo passato vincente, quest’oggi ha tagliato il traguardo in 14ma posizione a 34″ dal vincitore Maverick Vinales e 31″ dal compagno di squadra Marc Marquez in occasione del Gran Premio della Malesia 2019, penultimo atto della stagione per la MotoGP. Il cinque volte campione iridato (due volte in 250cc, tre nella top class con Yamaha) è rimasto ancora una volta nelle retrovie battagliando per tutta la gara con la KTM dell’ex collaudatore Mika Kallio per un piazzamento conclusivo in zona punti propiziato esclusivamente dalle cadute dei vari Iannone, Crutchlow e Zarco.

Lorenzo, tornato a punti dopo quattro round consecutivi a bocca asciutta, si è tolto solo la soddisfazione di precedere Kallio, il padrone di casa malese Syahrin ed il ceco Karel Abraham, portando un piccolissimo contributo che potrebbe anche rivelarsi decisivo ad Honda nel Mondiale per team (Ducati ufficiale a +2 su Honda Repsol). Tutto ciò naturalmente non può essere considerato neanche lontanamente un risultato sufficiente per un campione come Jorge Lorenzo, protagonista di una gara davvero opaca e senza squilli come può testimoniare il suo giro veloce in 2’01″634.

Un tempo valevole solo per il 19° posto nella graduatoria dei migliori giri personali in gara a poco meno di 2″ dal nuovo record di Valentino Rossi e a 1″2 da Johann Zarco. Il francese ex KTM, chiamato da Honda per le ultime tre gare in sostituzione dell’infortunato Nakagami nel Team LCR, ha fatto vedere parte del talento ammirato dagli appassionati nei suoi primi due anni in MotoGP con la Yamaha navigando saldamente in nona piazza prima di cadere a pochi giri dalla bandiera a scacchi. Quest’oggi Jorge è stato surclassato nel confronto diretto da Zarco, vedremo cosa accadrà a fine anno, ma la candidatura del transalpino per la sella occupata al momento dal maiorchino è molto forte.

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Foto: Lapresse

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