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Lukas Hofer biathlon: “Spero passi il mal di schiena, chissà che ai Mondiali di Anterselva non arrivi il mio momento”

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Il carabiniere azzurro Lukas Hofer ci ha raccontato le proprie sensazioni al rientro dal ritiro di Sjusjoen (Norvegia), dove gli azzurri hanno finalizzato la preparazione. Il 30enne altoatesino è uno degli atleti di spicco del biathlon azzurro e non solo, merito anche dei risultati ottenuti nelle ultime due stagioni, nelle quali ha trovato quella costanza di rendimento che gli ha permesso di confermarsi nella top ten del massimo circuito. Il vincitore della sprint di Anterselva nel 2014 punta a ritrovare le migliori sensazioni in gara durante la stagione che porterà proprio ai Mondiali di casa.

La vittoria a Soldier Hollow e l’argento mondiale della single mixed hanno impreziosito la tua passata stagione. Sono arrivati anche due podi, come valuti la scorsa annata?

“Diciamo che sono abbastanza soddisfatto se la valuto complessivamente, perché mi ero posto come obiettivo di confermarmi nei top 10 della classifica generale e di essere sempre costante durante tutta la stagione. Le medaglie, la vittoria ed i due podi sono stati i momenti più belli, anche se è mancato un pizzico di fortuna per dare la zampata giusta ai Mondiali. Chi lo sa, magari sarà il momento giusto proprio ai Mondiali in casa di Anterselva”.

Non dimenticherei inoltre, sebbene sia solo una kermesse, il successo ottenuto sempre con Dorothea Wierer nel Biathlon auf Schalke, che ha dato il via ad un 2019 memorabile per i colori azzurri. Quel risultato ti ha portato ancora più notorietà a livello estero? 

“Sicuramente la vittoria nello stadio dello Schalke è stata indimenticabile. Una delle esperienze più belle che abbia mai fatto, dopo aver partecipato già in un paio di occasioni. L’evento viene seguito da tantissime persone, anche fuori dal circuito del biathlon. Quest’ anno proveremo a confermarci sul gradino più alto”.

I numeri parlano chiaro: la passata stagione sugli sci sei stato secondo solo a Johannes Boe, in compenso sono arrivati più errori nelle serie in piedi (76%) rispetto a uno storico da 80-84%: è qui la chiave per raggiungere i piazzamenti da podio?

“Di sicuro devo riuscire ad alzare la mia media in piedi. Normalmente era il contrario negli anni passati, dove mi esprimevo meglio piuttosto che a terra. Se riuscirò a mantenere e/o migliorare le mie percentuali a terra e ritornare nuovamente sui miei livelli in piedi, avrò sicuramente più possibilità di raggiungere il podio, cercando di rimanere costante a livello di passo sugli sci come gli anni passati”.

Su quali aspetti ti sei concentrato durante l’estate per poter alzare l’asticella durante l’inverno? Hai anche conquistato i Campionati Italiani estivi in Val Martello.

“Ho cercato di allenarmi ancora più nello specifico su alcuni aspetti per migliorare la forza e per riuscire a trasmetterla anche sugli sci. Poi, come detto in precedenza, devo ancora stabilizzare bene il tiro, per non aver troppi sbalzi di rendimento durante la stagione. Sto anche cercando di essere un po’ più rapido al poligono, è uno dei punti dove mi sono concentrato maggiormente durante l’estate, anche perchè con Doro e Lisa sei quasi costretto, se vuoi tenere il loro passo durante certi lavori”.

Sei riuscito a risolvere i problemi che hai accusato alla schiena durante la preparazione? In particolare, come Dorothea, hai avvertito dei dolori per colpa del nervo sciatico…

“Con i dottori sto cercando di risolvere il problema il più velocemente possibile, ma al momento non sono ancora al 100%. Spero che passi in fretta visto che mancano meno di due settimane al via delle gare”. 

Tra Oberhof e Sjusjoen sei riuscito a trovare le sensazioni giuste sulla neve per partire bene fin da Östersund?

“Tornare sulla neve é sempre uno dei momenti più belli della preparazione, riesco a trovare abbastanza velocemente la sensazione giusta che mi serve. Come detto devo ancora riuscire a risolvere il problema con la schiena per aver il feeling al top e per poter sfruttare tutta la forza”.

Se penso ai Mondiali di biathlon di Anterselva 2020 mi viene in mente il tuo successo in Coppa del Mondo, unico finora, nella sprint del gennaio 2014. Sono cambiati alcuni protagonisti in pista ma il livello è rimasto altissimo. E’così impensabile sognare il bis?

“No per niente, nel biathlon nulla è impensabile, perché può succedere di tutto, come si è visto in tante gare. In più ho dimostrato che posso lottare per la vittoria quando riesco a esprimermi al meglio sia sul tiro che sugli sci. Per cui è importante guarire, prepararsi bene sia fisicamente che mentalmente, poi ci si gioca tutto sulla pista di Anterselva”.

nicolo.persico@oasport.it

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Foto: Federico Angiolini

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