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Ciclismo

Ciclocross, DVV Verzekeringen Trofee 2019-2020: Eli Iserbyt piega Tom Pidcock e conquista il Koppenbergcross

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Dopo aver conquistato tutte le prove di Coppa del Mondo e Superprestige a cui ha partecipato, Eli Iserbyt (Pauwels Sauzen-Bingoal) si impone, peraltro alla grandissima, anche nel Koppenbergcross, tappa di apertura del DVV Verzekeringen Trofee. Il giovane fiammingo ha vinto precedendo il britannico Tom Pidcock (Trinity), suo storico rivale nelle categorie giovanili. Conclude sul gradino più basso del podio, invece, Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen-Bingoal).

Parte a razzo Eli Iserbyt che, scollinato per la prima volta il Koppenberg, precede il trio Telenet-Fidea composto dai fratelli Thijs e Toon Aerts e da Lars Van der Haar. Il dominatore di questa prima parte di stagione prova subito ad allungare e gli risponde solo, un po’ a sorpresa, il minore degli Aerts. Da dietro, però, arriva molto velocemente Tom Pidcock, il quale va a riprendere Thijs nel tratto più tecnico del circuito, che prevede una serie di ripide curve in discesa. Nel mentre Eli è già rimasto solo in testa.

Pidocock, però, sul muro riesce a riprendere Iserbyt, mentre dietro Toon Aerts cambia passo, riacciuffa e stacca il fratello e si avvicina alla coppia al comando. Durante il secondo giro, inoltre, inizia a piovere sul circuito, rendendolo ancor più duro di quanto già non sia. Iserbyt nel tratto tecnico accelera, allo scopo di complicare l’inseguimento a Toon Aerts, il quale, vista la stazza, fa più fatica a rilanciare in uscita dalle curve.

Nel terzo passaggio sul Koppenberg è ancora Iserbyt a fare il forcing e, questa volta, Pidcock accusa il colpo, mentre Toon Aerts resta a bagnomaria 10″ dietro i primi due. Il britannico perde le ruote del belga, ma riesce a tenerlo a vista, mentre Aerts va in difficolta e in poco tempo lascia per strada oltre 20″. Dietro, intanto, inizia a rinvenire Michael Vanthourenhout, che all’inizio della quarta tornata ha messo nel mirino il capitano della Telenet-Fidea.

La gara sembra decidersi, sostanzialmente, nel momento in cui Pidcock cade a tre giri dalla fine. Il britannico, che era ancora vicino al battistrada, in quell’attimo pare veder svanire definitivamente le poche chance di rimonta. Tuttavia, Iserbyt è vittima di un problema meccanico proprio sul Koppenberg. Il Folletto fiammingo è costretto a fermarsi per sistemare la catena e il britannico riesce a riprenderlo e a scollinare insieme a lui in cima al muro.

I due restano insieme per quasi tutto il sesto giro, poi, Pidcock attacca il rivale in discesa e lo stacca. Ma Iserbyt sale più forte sul Koppenberg, va a riprenderlo e prova a staccarlo appena iniziata l’ultima tornata. Stavolta il britannico non ce la fa a reagire, perde subito qualche metro e dà segnali di scarsa lucidità commettendo qualche errorino qua e là. Il belga, dunque, si invola nuovamente e vince rifilando ben 31″ a Iserbyt, 1’29” a Vanthourenhout, 1’57” a Toon Aerts, che non sembra neanche parente del crossista ammirato nella scorsa stagione, e 2’11” a Lars Van der Haar.

In classifica generale, con questi distacchi, Iserbyt si è messo in un’ottima posizione. Vista l’assenza nella prova odierna, invece, Mathieu Van der Poel si trova già a cinque minuti dal leader. Nulla, però, è realmente perduto per l’Olandese Volante il quale, l’anno scorso, proprio su questo tracciato, andò in crisi e perse 4’30” da Aerts, ma nelle sei prove successive riuscì a guadagnare circa sei minuti sul campione del Belgio e a conquistare la Challenge.

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luca.saugo@oasport.it

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Foto: Twitter UCI Cyclocross

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