Pallavolo
Volley, Perugia e Lorenzo Bernardi finiscono in tribunale. La causa può cambiare le regole sul professionismo?
Le strade di Perugia e di Lorenzo Bernardi si sono separate a maggio dopo che la squadra perugina aveva perso la Finale Scudetto contro Civitanova, il Presidente Gino Sirci decise di esonerare il tecnico trentino che a sua volta ha contrattaccato chiedendo i danni. Come riporta la Gazzetta dello Sport, un tribunale del lavoro giudicherà il caso a partire dal giugno 2020 ma questa vicenda potrebbe anche cambiare il regime che i tesserati alla propria società nell’universo della pallavolo italiana.
Come spiega l’avvocato Sirio Centofanti alla rosea: “In sostanza nel ricorso presentato si cerca di dimostrare come il rapporto fra Bernardi e la Sir Safety Volley sia un rapporto di lavoro subordinato. Manca il carattere dilettantistico in maniera impressionante ed è straevidente il carattere professionale dell’attività lavorativa svolta“, si legge nell’atto, presentato al tribunale di Perugia. “Dal novembre 2016 al giugno 2019 Bernardi ha lavorato (salvo pausa estiva) solo a Perugia e per la Sir. Ma quello che rende ciclopico il distacco fra la fattispecie e i casi citati nel ricorso (istruttori di palestra con reddito annuale di 7500 euro) qui c’è un compenso annuale da 135 mila euro prima e 140 mila poi. Quindi discende che questa controversia debba rientrare nelle controversie di lavoro di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile“.
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Foto: Valerio Origo
