Pallavolo
Volley, la lezione di vita di Stijn D’Hulst: muore il papà, vola in Belgio, torna in Italia, sostituisce Bruninho e Civitanova vince
Stijn D’Hulst ha dato una lezione di vita a tutto il mondo della pallavolo. Il secondo palleggiatore di Civitanova è stato colto all’improvviso dalla notizia più terribile: in settimana è scomparso l’amato papà in maniera inattesa. Il 28enne si è catapultato in Belgio per stare accanto alla famiglia e per dare l’ultimo saluto al genitore, la società aveva naturalmente dato il suo benestare e aveva dato al giocatore tutto il tempo necessario per riprendersi dal lutto.
Alla vigilia del big match contro Milano, incontro valido per la seconda giornata della SuperLega, i Campioni d’Italia devono fare i conti con l’infortunio di Bruninho: il palleggiatore titolare accusa dei lievi problemi fisici che gli impediscono di scendere in campo all’Allianz Cloud nello scontro tra le capoliste. A questo punto i marchigiani dovrebbero giocare con il 19enne Gonzi ma dal Belgio arriva il messaggio di D’Hulst: “Torno per giocare, papa avrebbe voluto così. Bruninho è infortunato e tocca a me“.
Stijn viaggia nella notte di sabato, arriva a Milano, scende in campo e trascina i compagni di squadra verso la vittoria per 3-0 comportandosi da vero campione e sprigionando la potenza di Osmany Juantorena e Yoandy Leal. Alla fine dell’incontro sono arrivati i più sentiti ringraziamenti della Pantera e di tutta la società che ha elogiato l’attaccamento alla maglia del palleggiatore, un insegnamento che farà bene a tutto lo spogliatoio dei Campioni d’Europa. Oggi D’Hulst è tornato in Belgio per partecipare ai funerali del papà, naturalmente il successo in campionato è stato dedicato a lui.
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Foto: LPS
