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Basket: Daniel Hackett si ritira dalla Nazionale, si ferma a 114 il conto delle sue presenze con la maglia dell’Italia

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L’avventura in Nazionale di Daniel Hackett termina qui. Finisce, dopo 114 partite, il rapporto tra l’attuale play del CSKA Mosca e la maglia dell’Italia, arrivato al capolinea con gli ultimi Mondiali di Cina 2019. A rivelarlo è Hackett stesso, in un’intervista rilasciata ad Alberto Marzaglia di Eurodevotion.

Queste le parole del pesarese: “Credo di essere arrivato ad un bivio, o meglio al capolinea. Con grande serenità ti dico che credo sia giusto lasciare spazio alle nuove generazioni che meritano di giocare. Ci son ragazzi come Spissu, Moretti, Mannion che hanno bisogno di fare questa esperienza e di farla al più presto. E’ ora che mi faccia da parte e voglio dirlo in anticipo in modo che ci sia il tempo per programmare. Al Mondiale ho giocato l’ultima gara in azzurro“.

Interpellato sulle motivazioni, risponde: “Viene da dopo il Mondiale, obiettivo a cui, come ti ho detto tenevo particolarmente. Ho la certezza di aver sempre dato tutto ciò che avevo in tantissime estati e questo è fondamentale. Ora è tempo di farsi da parte per ragioni che ritengo tanto personali quanto giuste. Ho una figlia che compie 3 anni proprio in questi giorni, sento che ha bisogno di me, la mia famiglia ha bisogno di me. E’ una scelta molto serena che mi fa piacere condividere con chi mi vuole bene. Non ho nessun rimpianto, ricordo con grande piacere tutte le stagioni giocate in azzurro“.

Il rapporto tra Hackett e la maglia azzurra è stato intenso, ma talvolta anche tormentato. Nei primi anni, in tempo di NCAA, gli obblighi cui era sottoposto a USC gli impedivano di concludere le estati in azzurro, alle quali partecipava comunque disputando le amichevoli di preparazione sotto la guida di Carlo Recalcati. Dal 2011 è diventato elemento fisso del roster azzurro, questa volta con Simone Pianigiani in panchina. Salta gli Europei 2013 per infortunio, poi nel 2014 abbandona il ritiro azzurro. Nessun giustificato motivo, dice la FIP, problemi a un tendine e al costato, sostiene lui. Arriva una squalifica di sei mesi, che sconta in campionato, poi tutto riprende normalmente. Rientra nel gruppo degli Europei 2015, poi Ettore Messina gli riconferma la fiducia per il Preolimpico 2016 e per gli Europei 2017. Anche Meo Sacchetti non può fare a meno di lui per la spedizione cinese, e lo porta per quelle che si rivelano essere le sue ultime cinque partite con la scritta “Italia” sul petto.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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