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Rugby, Mondiali 2019: domani Italia-Canada. De Carli: “Squadra fisica, noi determinati”. Lovotti: “Pronto per l’esordio”

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Giornata di vigilia per l’Italia che domani (giovedì 26 settembre, ore 09.45) affronterà il Canada nella seconda partita dei Mondiali 2019 di rugby. Gli azzurri scenderanno in campo all’Hakatanamori Stadium di Fukuoka per inseguire la seconda vittoria consecutiva nella rassegna iridata dopo quella ottenuta all’esordio contro la Namibia senza esprimere un gioco spumeggiante. La nostra Nazionale parte con i favori del pronostico e vuole imporsi per poi lanciarsi verso il match con il Sudafrica dove servirà un’impresa per trionfare e guadagnarsi un’incredibile qualificazione ai quarti di finale.

A parlare è stato Giampiero De Carli, allenatore della mischia azzurra, nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Oggi abbiamo trovato una giornata estiva e domani probabilmente la temperatura sarà ancora più alta. Il caldo non è un problema: abbiamo lavorato per tutta l’estate e ci siamo preparati bene per questa eventualità. Il Canada è una squadra fisica con trequarti molto esplosivi che vanno affrontati con determinazione. Quattro anni fa li abbiamo affrontati durante la Rugby Wolrd Cup in Inghilterra e ci hanno messo in difficoltà. E’ la loro prima partita e sicuramente come obiettivo hanno quello di esordire con un risultato posivito”.

Spazio anche ad Andrea Lovotti: “Quattro anni fa sono stato convocato a competizione in corsa senza scendere in campo. Adesso non vedo l’ora di indossare la maglia Azzurra per la prima volta al Mondiale. E’ un sogno che si avvera: da quando ero bambino immaginavo di poter essere qui e adesso è realtà. Il Canada? Squadra veloce e fisica, non ci regalerà nulla in mezzo al campo. Dal canto nostro abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo e cercheremo di raggiungerlo imponendo il nostro gioco”.

A concludere è stato Matteo Minozzi: “Segnare una meta all’esordio Mondiale non capita tutti i giorni ma l’importante è sempre il risultato della squadra. La mia altezza nel gioco un impedimento? Il rugby col tempo ha assunto sempre più una connotazione fisica, ma la mia altezza non è mai stata un limite. Punto sulle mie skills migliori senza farmi condizionare. La somiglianza con McKenzie? Abbiamo delle caratteristiche che ci accomunano. Mi piacerebbe un giorno giocarci contro”.

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Foto: LPS/Luigi Mariani

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