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Formula 1

F1, GP Singapore 2019: Charles Leclerc, il fenomeno di Marina Bay. Mese da favola: dopo i trionfi a Monza e Spa una pole position impossibile

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Io ho fatto davvero un buon giro. Non riesco davvero a capire dove la Ferrari abbia trovato tutta questa velocità…“. Sono queste le parole del britannico della Mercedes Lewis Hamilton, al termine delle qualifiche del GP di Singapore, quindicesimo round del Mondiale 2019 di F1. Sul tracciato cittadino di Marina Bay tutti si aspettavano una pole di Lewis per via delle caratteristiche del layout: pista ad alto carico aerodinamico e di grande trazione. Il confronto più recente era Budapest e lì l’asso della Mercedes aveva suonato tutti, confermando la bontà del pacchetto a sua disposizione.

In questo sabato asiatico, però, le cose sono andate diversamente e il nome del guastafeste in casa Hamilton è sempre il solito: Charles Leclerc. Per il monegasco è la terza pole position consecutiva. Una prestazione sorprendente, frutto di una macchina migliorata grazie alle novità introdotte dal team: nuovi profili alari sull’anteriore e sul posteriore e interventi sul deviatore di flusso e sul fondo. Tutto ha funzionato alla perfezione perché se ci sono due SF90 nei primi tre posti della griglia di partenza qualcosa vorrà pur dire.

E poi c’è Charles. Magari si esagera, tra confronti ed esaltazioni varie, ma i numeri parlano chiaro e non sono annebbiati dalla narrativa. Il buon Leclerc, a 21 anni 11 mesi e 5 giorni, ha ottenuto 5 pole in carriera. Alla sua stessa età il suo compagno di team Sebastian Vettel ne aveva ottenute 3 e Fernando Alonso 1, per fare un’altra menzione. Il ragazzino del Principato è il primatista nel time-attack stagionale: 5 partenze dalla piazzola più ambita, davanti a Hamilton (4) e a Bottas (4). In quest’ultimo mese l’alfiere di Maranello è stato il re nell’essenza della prestazione.

Un ultimo giro semplicemente sublime: curve pennellate, rischiando in più di una circostanza “l’incontro ravvicinato non del terzo tipo” con i muretti di Marina Bay. Del resto, a lui piacciono i circuiti con queste peculiarità e oggi la pole è tanto dovuto alla sensibilità di guida di un pilota che la Ferrari, per tanti motivi, dovrà tenersi stretta. Certo, la gara è domani, ma oggi lasciarsi andare a commenti di questo genere non è proselitismo.

 

 

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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