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Atletica, Mondiali 2019: Eleonora Giorgi e la consacrazione di bronzo, la 50 km di marcia non è olimpica. Il cammino dell’azzurra verso Tokyo 2020

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Un problema di stomaco, almeno tre crisi e altrettanti momenti di difficoltà, il vomito trattenuto fino a pochi metri dal traguardo, una prova di coraggio e di tenacia che ha incoronato Eleonora Giorgi capace di conquistare un bellissimo bronzo nella 50 km di marcia ai Mondiali 2019 di atletica leggera. L’Italia si sblocca, arriva la prima medaglia a Doha e a pensarci è stata la brianzola sulla distanza più massacrante del tacco e punta dopo quattro ore e mezza di autentica fatica nel caldo rovente della capitale del Qatar: dopo il 41% dei ritiri nella Maratona, le drammatiche scene di ritiri e malori fisici si sono riproposte anche nella nottata (l’azzurra è arrivata alle 03.00 italiane, cioè le 02.00 locali: sono orari adatti per un evento di questo calibro?) ma Eleonora Giorgi è andata oltre tutti gli ostacoli, ha saputo stringere i denti, non ha mai mollato ed è così riuscita a salire sul podio.

Un risultato meritato per la 30enne che ha sposato questa distanza soltanto dall’inizio di quest’anno, quella di ieri era soltanto la sua 50 km in carriera (a maggio aveva trionfato in Coppa Europa) e ha subito fatto centro in un evento internazionale di prima fascia inchinandosi soltanto alle fortissime cinesi che erano le favorite della vigilia. L’allieva di Gianni Perricelli, però, sa che per andare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 dovrà tornare sulla 20 km, abbandonata al termine della passata stagione dopo qualche squalifica di troppo a causa di uno stile che non piaceva molto ai giudici: il passaggio alla massima distanza ha giovato alla brianzola che infatti ora ha un ritmo decisamente migliore e più congeniale ai dettami imposti dal regolamento.

La 50 km di marcia femminile non è infatti una prova olimpica e non è inserita nel programma di Tokyo 2020 a differenza di quella maschile: è giudicato uno sforzo eccessivo per le donne, ai Mondiali ha debuttato soltanto due anni fa e ormai si è fuori tempo massimo per fare tornare il CIO sui propri passi. Eleonora Giorgi dovrà quindi ritornare inevitabilmente sui propri passi e provare ad affiancare Antonella Palmisano per inseguire il sogno a cinque cerchi: non sarà sempice ma un’atleta di questo spessore, indomabile e coriacea, ha tutto per farcela.

 

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Foto: FIDAL/Colombo

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