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TOKYOOOOO! L’Italia spacca in due la Serbia, la vendetta è servita! Azzurri mastodontici, andiamo alle Olimpiadi!

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MAGISTRALI, MAESTOSI, MONUMENTALI, EPICI, GLADIATORI. Non ci sono aggettivi adeguati per esprimere al meglio un’impresa sportiva fantasmagorica, contro qualsiasi pronostico e contro qualsiasi scetticismo, contro tutto e tutti: l’Italia si è qualificata alle Olimpiadi di Tokyo 2020, la nostra Nazionale di volley maschile ha letteralmente piallato la Serbia con un roboante 3-0 (25-16; 25-19; 25-19) e ha staccato il biglietto per la rassegna a cinque cerchi. In un bollente PalaFlorio di Bari, davanti a un pubblico rovente e caldissimo, gli azzurri hanno firmato un numero da antologia e hanno annichilito un avversario di primissimo livello internazionale che lo scorso hanno ci aveva mortificato ai Mondiali casalinghi. Oggi non c’è nessuna storia che tenga, i ragazzi del CT Chicco Blengini hanno semplicemente giocato in maniera divina, hanno fatto tutto benissimo nella partita più importante dell’anno e hanno fatto centro: TOKYO ARRIVIAMO, ALLACCIAMO LE CINTURE, SI VOLA AI GIOCHI.

L’Italia, che a Rio 2016 conquistò la medaglia d’argento, parteciperà alle Olimpiadi per la dodicesima volta consecutiva: da Montreal 1976 non si sbaglia un colpo, anche nei momenti critici e anche quando il baratro sembrava vicino non si è mai mollato. Il nostro sestetto ha confezionato un capolavoro di rara bellezza, ha creduto nella possibilità di ribaltare gli slavi fin dall’inizio, ha lavorato duramente nell’ultimo mese e si è presentato all’appuntamento convinto dei propri mezzi: ieri aveva sofferto le pene dell’inferno per avere ragione dell’Australia al tie-break, oggi ha spinto sull’acceleratore fin dal primo pallone e non ha dato scampo agli uomini di Nikola Grbic, che si sono dovuti inchinare senza poter controbattere. Doveva essere una battaglia e invece l’Italia l’ha fatta sembrare un’autentica passeggiata, incamminandosi verso il Giappone con la classe dei Fenomeni in meno di 90 minuti.

Serviva la partita perfetta a muro, al servizio, in attacco: tecnicamente è stato tutto esemplare, ma sono stati soprattutto il cuore, la grinta, il carattere, la testa a fare la differenza. Partita strepitosa di Ivan Zaytsev, show di Osmany Juantorena, Oleg Antonov ha strabiliato da schiacciatore titolare al posto di Filippo Lanza, da elogiare la regia magistrale di Simone Giannelli, granitici Matteo Piano e Simone Anzani al centro, l’alternanza tra i liberi Massimo Colaci e Fabio Balaso è stata perfetta. Atanasijevic, Kovacevic, Petric si sono dovuti inchinare: questa è la notte dell’Italia.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Partenza a razzo dell’Italia nel primo set: pipe di Antonov, muro di Anzani e due stampatone di Zaytsev per il 5-1. Gli azzurri alzano le barricate sottorete, Piano si immola e poi Ivovic sparacchia out (8-2). C’è solo una squadra in campo, due pipe consecutive di Juantorena (10-3) e i padroni di casa mandano totalmente in confusione gli slavi che soffrono in attacco e in difesa pagano la verve di Zaytsev (13-7). Le due formazioni commettono qualche errore di troppo in battuta (17-12), poi gli azzurri firmano l’ultimo allungo: parallela di Zaytsev, Giannelli di seconda intenzione e poi muro del palleggiatore per il 21-13. Finale in totale controllo, Juantorena firma un bel vincente da posto 4, primo tempo perfetto di Anzani (24-15) e Atanasijevic regala il set con un brutto errore offensivo.

Ivovic e Jovovic commettono due errori importanti nei primi frangenti del secondo parziale (4-2) ma lo stesso Ivovic stampa Juantorena e riacciuffa il pareggio a quota 4. Si prosegue punto a punto, gli azzurri danno comunque l’impressione di essere in controllo dell’incontro e trovano un primo piccolo break con il diagonale strettissimo di Antonov (8-6). Juantorena sale in cattedra con due missili dei suoi (12-9) a cui segue un chirurgico primo tempo di Anzani (14-12). I ragazzi di Chicco Blengini si fanno spingere dal pubblico, Zaytsev firma un ace micidiale (16-13) e poi arriva il punto della partita: Colaci alza in bagher rovesciato direttamente dalla panchina, Giannelli attacca di seconda intenzione e la mette a terra (17-14). La Serbia cerca di tenere botta ma arriva il momento di Antonov con una pipe e un pallonetto (21-18), poi Zaytsev mette la sua firma: due aces consecutivi (24-19) e diagonale stretto per chiudere i conti.

Gli azzurri partono a razzo anche nella terza frazione col muro di Anzani su Petric e un vincente magistrale di Juantorena (3-1) ma Luburic non si arrende e firma il pareggio con un diagonale e un ace (3-3). Gli slavi hanno un sussulto e si portano sul +2 (8-6 con l’ace di Jovovic e un errore di Zaytsev) ma poi i due fuoriclasse si caricano la squadra sulle spalle: mani-fuori e rasoiata di Zaytsev, nel mezzo due colpi di lusso di Juantorena. I padroni di casa si portano sul 10-8, Antonov è indemoniato con pipe e muro di Atanasijevic (14-10) ma gli azzurri non riescono a conservare il margine di vantaggio, due aces consecutivi di Atanasijevic valgono il pareggio a quota 14. Matteo Piano regala un nuovo pesantissimo break con un primo tempo e un muro celestiale (18-16), poi un’altra stampatona e la staffilata di Juantorena che vale il 21-17. Ormai è fatta: Juantorena da posto 4, servizio in rete di Kovacevic, out Atanasijevic e poi il missile di Juantorena vale Tokyo.

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Foto: FIVB

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