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Atletica, Coppa Europa 2019: l’Italia ruggisce con Re, Jacobs e Bogliolo. Delude Osakue: Italia sesta dopo la prima giornata

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A Bydgoszcz (Polonia) è incominciata la Coppa Europa 2019 di atletica leggera, l’Italia si è messa in mostra nella prima giornata del ribattezzato Campionato Europeo a squadre. Oggi si sono disputate 10 batterie delle gare su pista (dai 100 ai 400 metri, compresi gli ostacoli) che hanno promosso alle finali i migliori otto atleti, i punti si sono assegnati soltanto nel lancio del disco femminile e nel tiro del giavellotto maschile. Una classifica molto parziale (si sono conclusi soltanto 2 eventi sui 40 in programma) vede al comando la Germania con 24 punti davanti a Polonia (19), Finlandia (16), Repubblica Ceca (15), Francia (14) mentre l’Italia è sesta (14) tra le 12 partecipanti all’evento (le peggiori cinque retrocedono in “Serie B”).

Davide Re domina con ampia disinvoltura i 400 metri, il primatista nazionale sigla il miglior tempo (45.86) surclassando il francese Fabrisio Saidy (46.17) e il polacco Rafal Omelko (46.58) mentre nell’altra serie lo spagnolo Oscar Husillos non va oltre 46.66. Molto bene anche Marcell Jacobs che si conferma sugli eccellenti livelli visti per tutta la stagione, l’italo-americano corre i 100 metri in 10.09 e vince la sua batteria facendo peggio solo del francese Jimmy Vicaut per appena due centesimi mentre il britannico Harry Aikines-Arveetey si ferma a 10.29. Luminosa Bogliolo è in uno stato di forma strepitoso e, dopo le spettacolari Universiadi, continua a ronzare attorno al record italiano: oggi ha vinto la seconda batteria dei 100 ostacoli in 12.83 davanti alla polacca Karolina Koleczek (12.85) e si presenta all’atto conclusivo col miglior tempo, ma attenzione all’esperta tedesca Cindy Roleder (13.04 nell’altra serie). Importante ruggito di Eseosa Desalu che vince la sua batteria con un tranquillo 20.86, terzo tempo complessivo dietro al britannico Richard Kilty (20.72) e al francese Mouhamadou Fall (20.82) con la chiara possibilità di lottare per un risultato importante.

Maria Benedicta Chigbolu si è difesa sui 400 metri, ha concluso la propria batteria al secondo posto in 53.23 alle spalle della polacca Justyna Swiety-Ersetic (52.32, miglior tempo di giornata) e accede alla finale col quinto crono, da segnalare anche il 52.57 della svizzera Lea Sprunger e il 52.64 della francese Deborah Sananes. Hassane Fofana stacca con fatica il pass per la finale sui 110 ostacoli, l’azzurro chiude con un alto 13.69 (ottavo tempo) e non è ovviamente nelle stesse condizioni di forma degli European Games: davanti a tutti due fuoriclasse come lo spagnolo Orlando Ortega e il francese Pascal Martinot-Lagarde accreditati entrambi di 13.39. Sesto tempo per Gloria Hooper che corre i 200 metri in 23.57, primeggia la britannica Jodie Williams (22.97) mentre la svizzera Mujinga Kambundji si ferma a 23.04.

Ayomide Folorunso corre un buon 400 metri ostacoli, arriva sul traguardo in 56.49 alle spalle della forte ucraina Anna Ryzhykova (56.28) e si presenta alla finale col quinto tempo complessivo perché davanti a tutti giganteggiano due big come la ceca Zuzana Hejova (55.80) e la polacca Joanna Linkiewicz (55.94). Rivedremo in finale anche Zaynab Dosso sui 100 metri, ottava con 11.49 e brava a garantirsi punti importanti mentre si preannuncia una bella sfida tra la britannica Daryll Neita (11.19), la francese Carolle Zahi (11.20), la polacca Ewa Swoboda (11.23) per il successo. Alessandro Sibilio è decimo sui 400 ostacoli (50.76) e dunque non disputerà la finale, il migliore è stato il polacco Patryk Dobek (48.80) davanti al ceco Vit Mueller (49.62).

Ci si aspettava decisamente di più da Daisy Osakue nel lancio del disco, la piemontese è capace di picchi oltre i 60 metri e invece oggi si è fermata a un deludente 55.74 che vale soltanto il sesto posto nella gara vinta dalla tedesca Claudine Vita (61.09) davanti alla francese Melina Robert-Michon (60.61) e alla greca Hrisoula Anagnostopoulou (59.02). Mauro Fraresso va oltre le aspettative e porta a casa un buon sesto posto nel tiro del giavellotto (74.48) vinto dal tedesco Julian Weber (86.86) davanti al ceco Jakub Vadlejch (79.88) e al polacco Marcin Krukowski (79.54).

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Foto: FIDAL/Colombo

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