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Nuoto di fondo, Mondiali 2019: Rachele Bruni si tinge di BRONZO nella 10 km e vola a Tokyo! Vince la cinese Xin, Bridi tredicesima

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Un lampo di bronzo scuote la notte italiana. E’ Rachele Bruni a regalarci la prima emozione dalle acque sudcoreane di Gwangju nella 10 km di nuoto di fondo femminile di questi Mondiali 2019. La toscana, argento olimpico a Rio 2016, ha colto una importante e prestigiosa terza posizione nella prova odierna, al termine di una gara molto combattuta e con un arrivo serrato. L’azzurra ha staccato anche il pass per Tokyo 2020.

In una vera e propria volata di stampo ciclistico, infatti, ha prevalso chi non ti aspetti, ovvero la cinese Xin Xin (1:54:47.2) che, grazie ad un’azione molto incisiva negli ultimi 200 metri, ha preceduto l’americana Haley Anderson (argento olimpico a Londra nel 2012 in questa specialità) di 0.9 e per l’appunto Rachele di 2.7, bravissima a mettersi dietro in questa chiusura così “movimentata” la francese Lara Grangeon (a 2.8) e la leader delle World Series 2019 Ana Marcela Cunha (a 3.3). Niente da fare invece per l’olandese Sharon van Rouwendaal (decima a 3.9), per l’altra transalpina Aurelie Muller (undicesima a 4.0) e per l’altra azzurra Arianna Bridi (tredicesima a 4.8). Una gara importante anche per l’assegnazione della qualificazione olimpica, riservata alle migliori dieci di quest’oggi, e se da questo punto di vista van Rouwendaal (oro a Rio 2016) può sorridere, lo stesso non si può dire per Muller e Bridi che non potranno essere parte dei Giochi.

LA CRONACA – Una 10 km che nella prima parte ha vissuto sul tatticismo e la gestione delle energie, per poi cambiare il suo spartito sull’impulso delle francesi Grangeon e Muller. In particolare, la due volte campionessa del mondo ha provato a tenere alta l’andatura per cercare di frazionare il più possibile il gruppo ed evitare sorprese nel finale. Un’azione che però non ha fiaccato le energie di chi era ben nascosta nella pancia del gruppo che, inesorabilmente, è venuta fuori. Negli ultimi 500 metri, infatti, una vera e propria “tonnara” si è venuta a creare e Bruni è stata molto attenta a seguire Cunha e la cinese Xin, pronte a muoversi in questa fase. Non è stata altrettanto lucida e abile Bridi che, anche per qualche colpo subito nella confusione del finale, non ha trovato la bracciata giusta per lo sprint. Lo stesso discorso è valso per la citata Muller, incredibilmente riassorbita nelle ultime fasi e anche per van Rowendaal, mai davvero in gara per il podio. Da tenere in conto, in chiave olimpica, la qualificazione doppia per gli USA di Anderson e di Ashley Twichell (quinta) nonché delle tedesche Finnia Wunram (ottava) e Leonie Beck (nona).

 

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Foto: LaPresse

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