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Surf, Margaret River Pro 2019: Florence e Peterson i trionfatori del quarto round, Leonardo Fioravanti infortunato alla spalla e stagione a rischio!

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E anche il quarto round del World Surf League 2019 (WSL) Championship Tour (CT) fa parte dell’album dei ricordi. A Margaret River, città del sud-ovest dell’Australia e dagli scenari acquatici magnifici, i surfisti più forti del pianeta si sono confrontati, dovendo gestire onde di 6-8 piedi (1.8-2.4 metri) e con la presenza dei venti che hanno reso ancor più difficoltoso il darsi sulla tavola.

Le firme sono state d’autore, ovvero dell’hawaiano (leader della classifica mondiale) John John Florence e della statunitense Lakey Peterson. Florence ha concesso il bis dopo il trionfo nella seconda tappa al Rip Curl Pro Bells Beach, imponendosi in finale piuttosto nettamente contro l’americano Kolohe Andino: 18.50 per il due volte campione del mondo (2016-2017) che, nel terzo e sesto tentativo, ha ottenuto punteggi elevatissimi (9.00 e 9.50), consentendogli di concludere vittorioso, rispetto al 15.10 del suo rivale. Una cavalcata vincente quella di Florence, eliminando nei quarti di finale e nelle semifinali i due brasiliani Italo Ferreira (vincitore del primo appuntamento stagionale a Gold Coast) e Caio Ibelli, il quale nei sedicesimi si era tolto la soddisfazione di eliminare il connazionale (campione del mondo in carica) Gabriel Medina, lontano dalla sua miglior condizione. Dopo infatti i due quinti posti nel Quiksilver Pro Gold Coast e nel Rip Curl Pro Bells Beach, il surfista di Maresias ha ottenuto due 17esime piazze nelle ultime due uscite e non può essere di sicuro soddisfatto, essendo 12° nel ranking. Classifica generale che sorride, come detto, a Florence a precedere Andino, che guadagna tre posizioni in graduatoria, e Ferreira. Quarto il giapponese Kanoa Igarashi, trionfatore nel Corona Bali Protected e nono in quest’ultima gara australiana.

Venendo ai nostri colori, non c’è molto da stare allegri. Purtroppo Leonardo Fioravanti, che tanto bene aveva fatto in Indonesia (nona posizione), ha dovuto fare i conti con nuovi problemi fisici. La spalla duole assai e per questo Leo non ha potuto gareggiare nei sedicesimi di finale contro il sudafricano Jordy Smith. “Ieri mattina prima della gara ho avuto un altro incidente alla spalla. Fortunatamente il team medico della WSL era lì per aiutarmi. Lo so che ho una vita bellissima, ho la fortuna di viaggiare in giro per il mondo e lavorare facendo quello che amo però quando incidenti così succedono durante periodi importanti sono sempre momenti difficili. Adesso è ora di tornare in Europa, parlare con il mio team medico e decidere cosa fare nei prossimi mesi. Una cosa è certa che fino a quando non mi sento al 100% non ho voglia di fare nessuna scelta. Grazie a tutti per i messaggi“, questo il post sui social di Fioravanti.

https://www.instagram.com/p/ByM_f_oHfn2/?utm_source=ig_web_copy_link

Una stagione, quindi, che potrebbe essere compromessa, come il sogno a Cinque Cerchi. Ricordiamo infatti che il surf sarà per la prima volta specialità olimpica a Tokyo 2020 e, secondo quanto previsto dal regolamento, saranno venti i posti a disposizione per gli uomini e venti per le donne (2 di questi sono già però prenotati dai rappresentanti del Giappone, a meno che un o una atleta del Sol Levante non si siano già qualificati, ovvero facenti parte della top-10 del ranking e nei primi 4 posti del World Surfing Games 2019. In questi casi sarà considerato il primo atleta eleggibile in classifica generale degli ISA World Surfing Games 2020.). Gli eventi che metteranno in palio i pass saranno per l’appunto: il World Surf League Championship Tour 2019 (premierà i primi dieci), gli ISA World Surfing Games 2020 (qualificazione ai primi quattro classificati) e gli ISA World Surfing Games del 2019 che varranno come torneo continentale visto che verranno assegnati posti ad ogni migliore atleta per continente (Europa, Asia, Oceania e Africa) ad eccezione dell’America perché in questo caso particolare il surfista verrà selezionato nei Pan American Games. Da questo, si può comprendere come le chance per l’azzurro non siano molte, visto il suo 25° posto nella graduatoria generale e il problema fisico.

Tornando alla competizione oceanica, sul versante femminile, il successo, come detto, è andato a Peterson (13.33) che ha superato la brasiliana Tatiana-Weston Webb (10.40). Prima vittoria stagionale per la 24enne di Santa Barbara (California) e sesta posizione nel ranking, comandato sempre dalla sette volte iridata Stephanie Gilmore, quinta in questo round, sconfitta proprio dall’americana nei quarti di finale, dove la ragazza californiana ha fatto vedere grandi cose come i 9.80 e 9.03 della prima e ottava onda confermano.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: WSL / Dunbar