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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, risultato quindicesima tappa: Nibali cosmico, attacca sul Civiglio! Roglic cade, Cataldo vince a Como

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Una domenica di grande spettacolo per chiudere la seconda settimana del Giro d’Italia 2019. La quindicesima tappa, da Ivrea a Como, era un Giro di Lombardia in miniatura, con le salite della Classica delle Foglie Morte poste sul finale. Una fuga è andata via, con due italiani protagonisti: a spuntarla è stato Dario Cataldo, al primo successo della carriera nella Corsa Rosa. Scatti e controscatti tra i big con Vincenzo Nibali protagonista, Richard Carapaz strepitoso nel gestire la propria Maglia Rosa e Roglic staccato (anche a causa di una caduta).

Solito scenario, molto atteso, nella prima fase di gara: velocità clamorose, oltre 44 chilometri percorsi nella prima ora (da segnalare un’altimetria completamente pianeggiante). Ha fatto molta fatica ad andar via la fuga giusta, alla fine sono evasi in due, entrambi italiani: Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) e Dario Cataldo (Astana). In tanti hanno provato a riportarsi sulla vetta della corsa, il gruppo è rimasto per molti chilometri vicinissimo al duo, prendendo la decisione in seguito di rialzarsi. Nel giro di poco hanno acquisito un margine davvero molto importante, si è saliti rapidamente oltre i 10′ (vantaggio massimo che è arrivato sui 16′), con nessuna squadra intenzionata a chiudere.

Ci è voluta la prima salita di giornata, il Ghisallo, per cambiare le carte in tavola. La Mitchelton-SCOTT ha iniziato a lavorare per Simon Yates e, dopo aver ridotto ai minimi termini il plotone, il britannico ha deciso di lanciarsi in solitaria: a rispondere tutti i big, da Carapaz a Nibali passando per Landa e, dopo qualche difficoltà, anche Roglic. La Bahrain-Merida ha provato ad incidere con Caruso e Pozzovivo, ma senza creare distacchi. Situazione simile quella sul GPM successivo, della Colma di Sormano: Yates è riuscito a guadagnare qualche metro sul plotone, ma il lavoro di Caruso è servito a chiudere il gap sull’inglese.

Di comune accordo i primi due, che non hanno avuto problemi ad andarsi a giocare il successo. Alle loro spalle un piccolo brivido per Primoz Roglic che, in seguito ad una foratura, è stato costretto ad inseguire il gruppo in solitaria. Il momento più spettacolare è stato sicuramente quello del Civiglio, l’ultima ascesa di giornata: il primo a muoversi è stato Hugh Carty (Education First), con Simon Yates che ha provato per l’ennesima volta a lanciarsi dal plotone. Subito dopo però è stata la volta di Vincenzo Nibali: un paio di scatti eccezionali per lo Squalo, seguito solamente dalla Maglia Rosa Richard Carapaz, con tutti gli altri big staccati. Una ventina di secondi di ritardo per Primoz Roglic che è rimasto assieme a Mikel Landa fino in cima.

Ancor più emozionante la discesa successiva: Vincenzo Nibali si è lanciato giù in maniera splendida, come visto e rivisto nelle edizioni nelle quali ha vinto il Giro di Lombardia. Staccato Carapaz, su cui è rientrato Yates, con un paio di curve mostruose. Nel frattempo alle spalle la clamorosa caduta di Roglic, clamorosamente finito contro il guardrail.

Un grande spavento anche per la coppia di fuggitivi: Cataldo e Cattaneo si sono studiati negli ultimi chilometri ed hanno rischiato di farsi riprendersi dai contrattaccanti. Nonostante tutto è stata volata a due: Cataldo ha condotto per tutti gli ultimi mille metri ed è riuscito lo stesso a prevalere nello sprint. Ad una decina di secondi il gruppo di Nibali e della Maglia Rosa regolato da Yates, che ha guadagnato 39” su Roglic. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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