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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, risultato quattordicesima tappa: colpo doppio di Richard Carapaz, maglia rosa! Terzo Vincenzo Nibali

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Era la frazione più attesa in questa seconda settimana e le aspettative sono state rispettate: la quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2019 con partenza da Saint-Vincent ed arrivo a Courmayeur si anima sin dalle prime fasi e poi esplode nel finale. Richard Carapaz riesce nell’impresa di conquistare il successo (secondo di quest’edizione dopo quello di Frascati) e vestire anche la Maglia Rosa, superando per pochi secondi Primoz Roglic. L’ecuadoregno si lancia in vetta alla classifica con ambizioni davvero bellicose verso Verona. 

Un inizio di gara davvero da ricordare: la salita di Verrayes posta proprio nelle prime fasi ha costretto i corridori a partire a tutta. In tanti a cercare la fuga, che è andata via di forza. Prima però scatti e controscatti: a muoversi anche i migliori. Subito un terzetto all’attacco formato da Yates, Roglic e Carapaz, con Vincenzo Nibali abile a riportare sotto anche i vari Majka e Landa: il plotone si è andato a ricompattare con anche la Maglia Rosa a rientrare. Dopo lo scollinamento è andata via la fuga di giornata, formata da otto uomini: Mattia Cattaneo, Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Andrey Amador (Movistar), Christopher Juul-Jensen, Lucas Hamilton (Mitchelton-Scott), Hugh Carthy (EF Education First) e Ivan Ramiro Sosa (Team INEOS).

Il gruppo non ha lasciato troppo spazio con la Jumbo Visma ad occuparsi dell’inseguimento. Il GPM di Verrogne è stato affrontato in gestione dal plotone, dal quale però si sono mossi in quattro: la coppia AG2R formata da Gallopin e Dupont ai quali si sono aggiunti i gregari di Lopez e Nibali, Izagirre e Caruso. I quattro nella discesa successiva sono riusciti a riportarsi sui fuggitivi della prima ora. Nessuna differenza sul Truc d’Arbe, è stata una lunga attesa verso il Colle San Carlo, l’ascesa più importante di giornata.

I fuggitivi non sono riusciti a gestire il margine, con il solo Giulio Ciccone a provarci in solitaria. È rientrato da dietro il plotone: il primo a muoversi è stato Vincenzo Nibali che ha sfruttato poi l’apporto di Damiano Caruso. A perdere contatto ovviamente la Maglia Rosa, con Polanc si sono arresi anche i protagonisti della tappa di ieri Zakarin e Mollema, crollati letteralmente. Grandi differenze, nonostante i molti attacchi, tra i big non ci sono state: Nibali ha provato più volte a staccare Primoz Roglic, abile a difendersi. Con i due anche Mikel Landa, Miguel Angel Lopez e Richard Carapaz, che con uno scatto a 3 chilometri dal GPM è riuscito ad andar via in solitaria. 

Nella discesa successiva Roglic ha preso in mano la situazione, non riuscendo però a chiudere il gap su Carapaz che si è lanciato in solitaria verso il traguardo. Sulle rampe conclusive si è andato a ricompattare il plotoncino alle spalle dell’ecuadoregno: ancora un super Caruso a dettare il ritmo, senza però recuperare secondi. Ultimo chilometro a tutta, braccia alzate dopo il traguardo per Carapaz che è andato a fare colpo doppio: alle sue spalle un redivivo Simon Yates, mentre a regolare il gruppo ci ha pensato Nibali (con lui tutti gli altri migliori).

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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