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Ginnastica artistica, Europei 2019: Fate magiche, benvenute tra le grandi. L’Italia incanta e conquista le finali: abbiamo delle big

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Dovevano illuminare la scena, dovevano incantare a suon di meraviglie, dovevano strabiliare con le loro proverbiali evoluzioni, dovevano risplendere di luce propria e ci sono riuscite: le Fate hanno risposto presente e sono state assolute protagoniste agli Europei, l’Italia aspettava questo momento da diverse stagioni e finalmente ha potuto raccogliere i frutti sperati con la classe 2003 su cui si è puntato tanto già da tempo. La nostra Polvere di Magnesio dipende da questi giovani talenti per l’immediato futuro, saranno loro a doverci portare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e l’esame in Polonia è stato ampiamente superato dopo un turno di qualificazione di grande sostanza.

Il quartetto impegnato alla Netto Arena di Stettino poteva accusare il contraccolpo emotivo della prima grande uscita internazionale tra le seniores e invece le ragazze di Enrico Casella hanno timbrato il cartello apponendo dei sigilli di rara bellezza: tre Finali di Specialità portate a casa (praticamente in linea con gli obiettivi della vigilia, ci si aspettava forse un pass in più sugli staggi), una coriacea prova di squadra (in un team event virtuale avremmo messo da parte 161.4 punti, un punteggio che permetterebbe di lottare per un podio iridato) e tanto entusiasmo nonostante le condizioni fisiche non fossero delle migliori.

Giorgia Villa si è presentata in pedana con 38 di febbre, con un fastidio a un piede e con i postumi di una frattura al dito medio della mano destra. Risultato? Finale alla trave col miglior punteggio (13.766), sesto punteggio d’ingresso all’atto conclusivo all-around nonostante un grave errore alle parallele e un’uscita di pedana al corpo libero. Asia d’Amato è stata impeccabile nei suoi due salti al volteggio ed entra tra le magnifiche otto con grande piglio, la gemella Alice ha dimostrato a tutti di che pasta è fatta: la genovese ha lavorato tantissimo negli ultimi mesi, lo ha fatto alacremente e senza grandi proclami, oggi raccoglie quanto ha seminato meritandosi il pass per la finale alle parallele (14.000, settimo posto) e pareggiando il risultato di Giò sul giro completo.

I risultati sono eccellenti soprattutto perché le nostre Fate non si sono espresse al massimo delle loro potenzialità, questo fa ben sperare anche in vista dei Mondiali di ottobre dove andremo a caccia del pass per i Giochi Olimpici. Peccato per Elisa Iorio, oggi visibilmente sottotono: poteva essere la mina vagante nell’all-around ma non ha presentato il dty alla tavola, alle parallele era tra le favorite per entrare in finale e invece ha commesso degli errori importanti, l’emiliana dovrà riscattarsi nelle prossime uscite. Oggi però abbiamo un certezza: la classe 2003 dell’Italia, dopo aver dominato e vinto tutto tra le juniores, è esplosa anche nell’artistica che conta! E nel weekend si va a caccia dei podi, senza mezzi termini.

 

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Foto: Simone Ferraro/FGI

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