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Judo, Grand Slam Ekaterinburg 2019: Fabio Basile fantastico secondo! Il graffio del campione olimpico

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Un Fabio Basile sempre più a suo agio nella -73 kg giunge secondo nel prestigioso Grand Slam di judo ad Ekaterinburg, competizione che assegna punti pesantissimi per il ranking che qualificherà alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.

Il campione olimpico in carica dei -66 kg, che dalla passata stagione ha intrapreso una nuova avventura salendo nella categoria di peso superiore, ha cominciato il proprio cammino in terra russa sbarazzandosi con un wazari del greco Georgios Azoidis. Agli ottavi il judoka piemontese ha dominato al cospetto del tagico Somon Makhmadbekov, prima rifilandogli un wazari e poi concludendo anzitempo la contesa con un ippon messo a segno dopo 3’29”.

Combattutissimo si è rivelato poi il quarto di finale contro l’israeliano Tohar Butbul, quando Basile ha piazzato il wazari vincente nel corso del golden score. Approdato in semifinale contro il campione panamericano del 2017 Eduardo Barbosa, il portacolori del Bel Paese non si è fatto scoraggiare dopo aver ricevuto uno shido, sbarazzandosi del brasiliano nuovamente grazie ad uno splendido wazari.

A negare la gioia del successo al classe 1994 nativo di Rivoli ci ha pensato però lo svedese Tommy Macias: lo scandinavo, al secondo trionfo in un Grand Slam dopo Abu Dhabi 2016, si è imposto grazie ad un ippon realizzato dopo appena 54 secondi.

Per Fabio Basile resta un risultato straordinario, ma al tempo stesso anche il rammarico per aver visto sfumare nuovamente la prima affermazione in un Grand Slam della carriera. La tappa di Ekaterinburg porta comunque fortuna al campione italiano, se pensiamo che lo scorso anno colse una preziosa terza piazza.

Poca strada per gli altri azzurri impegnati oggi sul tatami. Antonio Esposito (-81 kg), dopo aver prevalso sul tedesco Timo Cavelius, si è fermato agli ottavi contro il rumeno Marcel Cercea. Ad imporsi è stato l’israeliano Sagi Muki, capace di sconfiggere in finale il giapponese Takanori Nagase, campione del mondo nel 2015.

Subito fuori una sempre più in crisi Edwige Gwend nella categoria -63 kg, inchinatasi al golden score all’israeliana Gili Sharir. Vittoria per la russa Daria Davydova. Nella -70 kg, infine, nulla da fare per Alice Bellandi, eliminata al primo ostacolo dalla veterana britannica Sally Conway, bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016. A festeggiare sul gradino più alto del podio è stata la francese Marie Eve Gahie.

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Foto: Lapresse

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