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Ginnastica, l’Italia del futuro e i nuovi talenti: Campagnaro, Andreoli, Federici e le azzurre che hanno brillato a Jesolo

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L’Italia sta sognando in grande con l’ambiziosa classe 2003 che punta ai Mondiali di Stoccarda e soprattutto alle Olimpiadi di Tokyo 2020: le Fate hanno le caratteristiche giuste per mirare a risultati di assoluto prestigio a livello internazionale e sperano di fare la differenza nelle prossime competizioni dopo aver dominato tra le under 16, ma la nostra Nazionale deve guardare anche oltre la prossima rassegna a cinque cerchi. Il CT Enrico Casella sta chiaramente pensando anche a un futuro più lontano, in questo sport bisogna sempre farsi trovare pronti anche perché la longevità agonistica di un’atleta è sempre molto ristretta (salvo alcune dovute eccezioni).

Il Trofeo di Jesolo che è andato in scena nel weekend ha permesso alle nostre under 16 di mettersi in luce in un contesto importante, confrontandosi con pari età di altissimo livello. Le russe e le statunitensi si sono confermate delle autentiche fuoriclasse, Urazova e McClain sembrano avere un grande futuro. Il nostro vivaio è abbastanza nutrito e al PalaArrex si sono esibite nove ginnaste: l’emozione ha giocato qualche brutto scherzo e alcune ragazze hanno commesso degli errori, ma si sono visti degli ottimi spunti e della bella ginnastica che lasciano ben presagire per i prossimi anni. La road to Tokyo 2020 è entrata nel vivo ma sottotraccia è già partita la corsa verso Parigi 2024 e bisogna farsi trovare pronti se ci si vuole confermare ai piani alti della ginnastica artistica.

La migliore sul giro completo è stata Camilla Campagnaro, classe 2004 dell’Audace che si sta confermando in ottima forma dopo essersi distinta in Serie A2. Il doppio avvitamento al volteggio è indubbiamente il punto di forza di questa ragazza che può sicuramente fare crescere i propri coefficienti anche sugli altri attrezzi: si riparte dal dodicesimo posto all-around (51.234: 13.633, 12.867, 12.467, 12.267), intanto è stato lanciato un bel segnale in ottica Nazionale. La ragazza più attesa è indubbiamente Angela Andreoli, classe 2006 di cui si parla molto bene già da alcune stagioni: la brixiana ha commesso degli errori (sedicesima, 50.034) ma sembra avere lo smalto giusto per farsi ampiamente strada. Alessia Federici è già conosciuta al grande pubblico visto che ha vinto l’oro con la squadra juniores agli ultimi Europei di categoria. La classe 2004 è caduta dalla trave ma merita rilevanza il 13.867 (5.2) ottenuto alle parallele: l’atleta attualmente in prestito all’Artistica 81 Trieste ha i margini per togliersi delle soddisfazioni, il quarto posto al corpo libero va sottolineato.

Un plauso a Veronica Mandriota che è ritornata dopo un infortunio: stiamo parlando di una ragazza molto longilinea, con un fisico quasi da ginnastica ritmica che si fa ammirare per le sue linee e per un’eleganza molto apprezzabile. Giulia Cotroneo si era distinta la scorsa settimana trascinando la sua Civitavecchia a un super secondo posto in Serie A1, questa ottima all-arounder ha faticato un po’ a ingranare a Jesolo sui quattro attrezzi ma annotiamo il buon 12.733 al corpo libero (5.0 e 3 decimi di penalità, ha tranquillamente un over 13 nelle gambe). Chiara Vincenzi ha gareggiato da individualista ed è stata la seconda migliore italiana nel concorso generale (50.467), Giorgia Leone è un valido prospetto della Brixia che ha ottenuto meno di quanto valga (47.466: 13.400, 12.500, 10.433, 11.133), India Bandiera e Micol Minotti completano una rosa di assoluto spessore da cui potranno uscire elementi validi per l’Italia del futuro.

 

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Foto: Alessia Lunghi

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