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Biathlon, Mondiali 2019. Week end da dimenticare per Wierer e Vittozzi: le rivali si avvicinano ma il vantaggio è ancora considerevole

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La Grande Italia del biathlon femminile sembra essere svanita, evaporata dopo la tappa italiana di Coppa del Mondo ad Anterselva. I numeri sono sotto gli occhi di tutti: fino alla tappa in Alto Adige le azzurre di punta Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi avevano conquistato ben dieci podi complessivi, fra cui quattro vittorie più un successo in staffetta. Da Canmore in poi su sei gare fin qui disputate un solo podio (il terzo posto di Vittozzi in Canada) e tanti, troppi problemi al poligono per le due azzurre che, nonostante il calo evidente, sono ancora prima (Vittozzi) e seconda (Wierer) in classifica con un margine di vantaggio non rassicurante ma nemmeno da disprezzare (+46 Vittozzi e +40 Wierer) sulla più immediata inseguitrice Kuzmina che invece, dal primo week end iridato di Oestersund è riuscita a trarre il massimo o giù di lì.

A preoccupare è sia l’imprecisione delle azzurre (in particolare Wierer che sembra aver perso totalmente la tramontana al poligono), sia l’incapacità di entrambe le italiane di gestire le situazioni delicate che nel biathlon sono all’ordine del giorno: neve infida e vento, tanto per fare due esempi calzanti vista la caduta dell’altoatesina venerdì e le bufera di vento incontrata da Wierer nel secondo e nel quarto poligono ieri.

Dall’altra parte c’è da dire che le due italiane di vertice stanno camminando da qualche settimana sull’orlo del precipizio ma ancora non sono cadute e si sa che in questa disciplina, spesso, dopo aver superato i momenti più difficili, la risalita può essere repentina. Venerdì è stata Wierer a limitare i danni in condizioni comunque non ottimali, ieri ci è riuscita Vittozzi: di sicuro Kuzmina ha recuperato tanti punti rispetto alle due battistrada di Coppa ma il momento difficile potrebbe arrivare ad Oestersund o ad Oslo anche per la slovacca e in quel momento le italiane devono essere pronte ad approfittarne e a piazzare il colpo che potrebbe rivelarsi decisivo per la conquista della Coppa.

Ancora di buono c’è che la condizione sugli sci del duo italiano sembra tutto sommato soddisfacente. Non sono le più forti, non lo sono mai state. Kuzmina e Olsbu vanno più forte sugli sci stretti ma le azzurre, da quel punto di vista, la condizione l’hanno mantenuta: non hanno avuto né cali, né crolli al Mondiale e questo lascia ben sperare per il futuro immediato perché se mai dovessero ritrovare la precisione al tiro potrebbero davvero giocarsela per risultati di prestigio, anche in Svezia.

Insomma, il fiato sul collo delle due inseguitrici si sente, ma la situazione è ancora di vantaggio per la coppia azzurra che sta aspettando che passi la bufera per riprendere in mano la situazione che sembra in parte compromessa al momento. L’aspetto psicologico, in questa fase può fare la differenza e, per ora, l’ha fatta in negativo dal punto di vista di Wierer e Vittozzi che sembrano soffrire la condizione di inseguite ma il vento cambia in fretta, si sa.

 

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Foto: Federico Angiolini

1 Commento

1 Commento

  1. Fabio90

    11 Marzo 2019 at 10:43

    Non è insolito, anzi frequente, vedere che chi è al comando della classifica nelle ultime tappe fatichi e senta il peso della vittoria; ci sono una miriade di esempi.
    Il lato positivo è che il vantaggio è buono..le gare rimaste sono poche e le avversarie non impeccabili..ed ora con la notizia che la Kuzmina non dovrebbe partecipare all’individuale, dobbiamo sferrare il colpo decisivo! e non portarci la Olsbu in Norvegia in corsa per la Coppa.
    Diciamo che le nostre se lo strameritano di vincere,ma anche che è ora di andarsela a prendere, perchè comunque abbiamo potuto sfruttare tante piccole cose per arrivare in questa situazione (tra ritiri e pause di atlete obiettivamente piu forti, basta vedere che una dahlmeier al 60%? prende due bronzi mondiali, nettamente la biathleta piu forte e superfavorita in una coppa del mondo) e non dobbiamo farcela scappare, perchè non è scontato di poter avere altre possibilità cosi (anche se l’età di Lisa ci rassicura)

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