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Sci di fondo, Mondiali 2019: Federico Pellegrino, è un argento lucente! Che duello con Klaebo, ma vince il norvegese

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Federico Pellegrino ci prova fino all’ultimo metro, battaglia come un leone per la vittoria e deve infine accontentarsi del secondo posto ai Mondiali di sci di fondo a Seefeld (Austria). Nella sprint a tecnica libera il valdostano, campione uscente della disciplina, si è messo al collo una splendida medaglia d’argento: ancora una volta a batterlo, come già accaduto anche alle Olimpiadi di PyeongChang 2018 (quando si gareggiava con il passo alternato), è stato il fuoriclasse norvegese Johannes Hoesflot Klaebo.

Il portacolori del Bel Paese si conferma letale negli appuntamenti che contano: si tratta infatti del quarto grande evento di fila in cui riesce ad agguantare almeno una medaglia (nel 2015 fu bronzo nella team sprint ai Mondiali con Dietmar Noeckler, nella rassegna iridata 2017 oro nella sprint individuale ed argento in quella a coppie, infine giunse secondo alle Olimpiadi 2018). Oggi, da vincente qual è, era partito per battere Klaebo. Solo l’azzurro poteva coltivare il sogno di impensierire il norvegese. Ad un tratto l’impresa è apparsa possibile, salvo dissolversi per soli 23 centesimi.

Sesto nel corso delle qualificazioni, Pellegrino vinceva agevolmente la seconda batteria dei quarti di finale con una radente accelerazione sulla salita conclusiva che gli consentiva di imporsi per distacco su tutti gli avversari (1″39 il gap del norvegese Sindre Skar, primo degli inseguitori). In semifinale approdava anche un ottimo Francesco De Fabiani, vincitore della terza batteria davanti al francese Lucas Chanavat.

Nel penultimo atto i due azzurri si ritrovavano a dover fronteggiare Klaebo, il russo Ustiugov, l’americano Hamilton ed il norvegese Skar. Una batteria in cui il tatticismo regnava sovrano, tanto che ad un certo punto i sei contendenti si erano quasi completamente fermati. Pellegrino si ritrovava intruppato in quinta posizione, poi Ustiugov veniva ostacolato da Klaebo: i due si toccavano ed a farne le spese era il russo. Pellegrino saltava tutti a velocità doppia, mentre Klaebo faticava a dismisura per prevalere sul connazionale Skar ed agguantare la finale. De Fabiani, quarto, veniva eliminato a causa di un tempo troppo alto per sperare nel ripescaggio. Al termine della semifinale Ustiugov, inferocito, rifilava una manata a Klaebo, ricevendo un cartellino giallo.

Nell’atto conclusivo si ritrovavano così Pellegrino, Klaebo, i francesi Jouve e Chanavat, il norvegese Iversen ed il russo Retivykh. Dopo una prima parte di gara su ritmi blandi, era proprio l’azzurro a rompere gli indugi con una rasoiata da fenomeno in salita. Si staccavano tutti, tranne Klaebo. Lo scandinavo, dopo aver perso una manciata di metri, rientrava in discesa, poi affiancava l’italiano sul rettilineo e lo superava allo sprint. Pellegrino ha dato tutto fino in fondo, ma la punta veloce dell’avversario si è rivelata superiore. Medaglia di bronzo per Retivykh, che ha preceduto Jouve, Iversen e Chanavat.

Per l’Italia da segnalare l’ottava piazza complessiva di Francesco De Fabiani, mentre era stato eliminato ai quarti Stefan Zelger.

 

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federico.militello@oasport.it

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Foto: Pier Colombo