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Rugby, Sei Nazioni 2019: un’Italia in netta crescita, che spavento per l’Irlanda

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Meglio di così veramente non si poteva fare. Ci sono stati tanti errori (da sottolineare quello sulla meta di Stockdale, con una dormita colossale di tutta la retroguardia tricolore), ma l’impegno profuso è stato davvero massimo. Ancora 0 punti e nessuna vittoria, ma l’Italia del rugby esce dallo Stadio Olimpico dopo la terza giornata del Sei Nazioni con molte convinzioni in più. Il 26-16 subito ieri dall’Irlanda è davvero molto bugiardo: gli azzurri fino all’ultimo quarto di gara hanno davvero messo tantissima paura ai detentori del titolo.

L’orgoglio, la spinta dello Stadio Olimpico, qualche strategia e qualche cambio azzeccato da parte di Conor O’Shea, un’Irlanda tutt’altro che al top: un mix di fattori che hanno reso possibile un match davvero molto equilibrato che si è andato a decidere per qualche dettaglio sul finale. “Come ho detto al termine della partita sono orgoglioso di questo gruppo al termine di una partita come questa” le parole del ct azzurro che prosegue: “Abbiamo una grande sfida davanti a noi, dobbiamo continuare a lavorare abituandoci a giocare in questo modo e su questo livello. Se continuiamo a giocare prestazioni di livello, i risultati arriveranno”.

L’obiettivo dunque è quello di continuare su questa strada, magari ritrovare qualche giocatore infortunato (ieri non era a disposizione neanche capitan Parisse) e lanciarsi verso i prossimi appuntamenti: Inghilterra e Francia nel Sei Nazioni, con la sfida ai transalpini che può essere davvero interessante all’Olimpico, e poi il finale di stagione con la Coppa del Mondo in terra giapponese. Il lavoro di O’Shea e della Federazione sembra portare i frutti sperati, ma ora non c’è più tempo per attendere: bisogna iniziare a raccogliere, a trovare risultati di prestigio.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: LPS/Luigi Mariani

1 Commento

1 Commento

  1. Tim28

    25 Febbraio 2019 at 18:28

    Che notizie ci sono sui recuperi di Minozzi e Venditti?

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