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Calcio

Atletico Madrid-Juventus, Champions League 2019: i precedenti e gli scontri diretti del passato

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L’attesa è finita. Dopo lo stop invernale si riaccendono i riflettori della Champions League per la Juventus che mercoledì sera sarà impegnata al “Wanda Motropolitano” di Madrid contro l’Atletico nell’andata degli ottavi di finale del torneo.

Ronaldo e compagni proveranno a centrare il primo successo nella massima competizione europea sugli spagnoli visto che, sino ad ora, i precedenti non sorridono ai bianconeri. Le statistiche, infatti, registrano soltanto una sconfitta ed un pareggio per i Campioni d’Italia negli unici due incontri fin qui disputati con i “Colchoneros”. Entrambe le sfide risalgono alla fase a gironi della stagione 2014/2015: all’andata al “Vicente Calderon” s’imposero i biancorossi di Simeone con una rete di Arda Turan al 74’ mentre al ritorno la Juve chiuse tutti gli spazi agguantando un prezioso 0-0. In virtù di questi risultati la squadra di Allegri si classificò al secondo posto del raggruppamento, proprio dietro ai rivali iberici, staccando così il pass per la fase successiva. Da allora iniziò un brillante cammino (eliminate in successione Borussia Dortmund, Monaco e Real Madrid) interrotto soltanto in finale ad opera del Barcellona di Messi e Suarez che riuscì ad imposi per 3-1 portandosi a casa il trofeo.

In generale, comunque, vi sono anche altri incroci internazionali tra le due formazioni che risalgono agli anni ’60 in Coppa delle Fiere (l’antesignana della moderna Europa League) dove le cose andarono decisamente meglio per i torinesi. Il primo incontro risale al 4 dicembre 1963 nell’andata degli ottavi di finale della competizione quando una rete di Stacchini al 30’ del primo tempo regalò il successo alla Juventus. Meno di un mese più tardi (1° gennaio 1964) andò in scena il ritorno al Santiago Bernabeu. A partire forte furono gli ospiti che passarono in vantaggio al 5’ con Dell’Omodarme e raddoppiarono poco dopo (minuto nove) grazie a Menichelli, ipotecando così il passaggio del turno. I padroni di casa tennero alto l’onore con il goal di Beitia a metà del secondo tempo che fissò il risultato finale sul 1-2 e rese meno pesante il passivo.

L’occasione giusta per una rivincita dei madrileni si presenta già la stagione successiva. Il palcoscenico resta sempre lo stesso (Coppa delle Fiere) ma a cambiare è l’importanza della gara: questa volta c’è infatti in palio un posto per la finale della competizione. Le cose sembrano girare dal verso giusto per i biancorossi di Spagna che si aggiudicano la semifinale di andata con il punteggio di 3-1. L’incontro va in scena la sera del 19 maggio 1965 allo stadio “Metropolitano “ di Madrid agli ordini dell’arbitro svizzero Guinard. Nel primo tempo è la Juventus a fare la partita e al 43’ passa in vantaggio con Combin. La reazione dei padroni di casa non tarda ad arrivare e si concretizza già al 47’ con il rigore trasformato da Luis Aragones che vale il pareggio. Passano soltanto cinque minuti e l’attaccante iberico firma la doppietta del sorpasso (2-1). Sulle ali dell’entusiasmo al minuto 62 arriva addirittura la tripletta della punta di Hortaleza per il definitivo 3-1.

Sette giorni dopo è già tempo della gara di ritorno a Torino. In casa i bianconeri non si lasciano sorprendere e colpiscono all’inizio della seconda frazione con Menicheli al 50’. L’1-0 resiste soltanto due minuti perché un autogoal dello spagnolo Glaria regala il doppio vantaggio alla squadra di mister Herrera. Al minuto 59 Bercellini mette in rete il 3-0 che vale la qualificazione dei padroni di casa. Quando ormai la finale è ad un passo arriva però la doccia fredda: al secondo minuto di recupero i “Colchoneros” trovano il goal della bandiera ancora con Aragones rendendo così necessaria, secondo la consuetudine dell’epoca, un’ulteriore partita di spareggio per decidere la squadra che passerà il turno.

Il “play off” si disputa il 3 giugno ancora nel capoluogo piemontese. L’inizio non è certo dei migliori per la Juve che va in svantaggio a causa di una sfortunata autorete di Salvadore al 13’. A ristabilire l’equilibrio ci pensa Stacchini che dieci minuti prima dell’intervallo firma l’1-1. Nel secondo tempo i madrileni “restituiscono il favore” con Calleja che, al 75’, insacca nella propria porta per il 2-1 della “Vecchia Signora”. Prima del fischio finale, comunque, c’è tempo anche per il goal di Salvadore che al minuto 91 dà il via alla festa bianconera per la conquista della Finalissima contro gli ungheresi del Ferencvaros

Dunque in totale sono 7 gli scontri diretti tra Juventus ed Atletico Madrid con un bilancio per la formazione italiana di quattro vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Manca però l’affermazione nello scenario più prestigioso: quel teatro dei sogni chiamato Champions League che offre la possibilità di aggiornare le statistiche già tra quarantotto ore

 

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Foto: Cristiano Barni / Shutterstock.com

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