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Sci di fondo, Coppa del Mondo 2018-2019: Pellegrino, De Fabiani e Brocard, cronache dal weekend svizzero che soddisfa l’Italia

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Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Elisa Brocard. Sono loro i protagonisti italiani del weekend di Coppa del Mondo di sci di fondo 2018-2019 disputato a Davos, che ha finalmente dato la possibilità di veder divise tra più persone le luci della ribalta azzurra.

Partiamo da Federico Pellegrino: avrebbe potuto far male e non avrebbe avuto nulla di cui doversi scusare, anche visto il non bellissimo incidente in allenamento con annesso edema alla schiena. Ha rischiato di uscire in semifinale, ma quando si è trattato di disputare l’utlimo atto è stato bravo a rimontare in una situazione complessa, arrendendosi soltanto a Johannes Klaebo, che non è proprio uno qualsiasi. Anche se gli altri azzurri nelle gare sprint faticano, per lui non c’è problema, soprattutto quando si parla di tecnica libera.

Francesco De Fabiani, invece, è stato molto bravo nella 15 km, in cui, una volta preso il giusto ritmo, non l’ha più mollato, guadagnando posizioni su posizioni fino a chiudere settimo. Per lui, che con le partenze a intervalli aveva spesso e volentieri litigato, quella di ieri è una bella soddisfazione, che non può che dar fiducia per gli appuntamenti futuri, in attesa che anche qualche altro nome (come Giandomenico Salvadori) emerga dalle paludi poste appena oltre la zona punti.

La domenica mattina possono capitare sorprese, a volte davvero belle: è il caso di Elisa Brocard. Era annunciata in buona forma, la trentaquattrenne, ma vederla issarsi fino al decimo posto è qualcosa che non era molto facile da prevedere, anzi. Non si sa se il miglior risultato in carriera sia il preludio a una stagione che, alla vigilia, nessuno ha pronosticato, però una luce nel panorama femminile lei la porta. In questi tempi lontani dagli anni ruggenti, una Brocard decima aiuta a sperare che delle possibilità di farci valere ancora ci siano, per quanto a livelli inferiori rispetto a vent’anni fa, finché non emergeranno i nomi nuovi del settore femminile.

Una nota va spesa anche per Greta Laurent e Lucia Scardoni: la prima ha dimostrato ancora che, con un pizzico di fortuna in più, più avanti dei quarti di finale ci può arrivare. La seconda, invece, conferma di non trovarsi a proprio agio con la tecnica libera: del resto, tutte le sette volte in cui è andata a punti nelle gare sprint sono arrivate sciando a tecnica classica. Quello di ieri non è, dunque, un segnale realmente preoccupante: semmai, c’è da sperare che non si debba ricorrere soltanto a loro per agguantare la zona punti.

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federico.rossini@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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