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Tuffi, Tania Cagnotto torna in gara a febbraio 2019: “Ma ci faremo da parte se non all’altezza”

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Tania Cagnotto e i tuffi. Le avrà fatto effetto dover assistere agli Europei di Glasgow da commentatrice tecnica quando, in lei, la voglia di gareggiare c’era ancora. Diventata mamma a gennaio della splendida Maya, la fuoriclasse nostrana ha deciso di tornare sul trampolino e di farlo insieme a Francesca Dallapé con la quale sono arrivate medaglie europee, mondiali ed olimpiche.

Un connubio indissolubile, più forte del tempo che passa e degli impegni probanti da genitori. Conciliare le responsabilità familiari e quelle di atlete non è semplice ma entrambe le nostre portacolori sono animate da un forte spirito combattivo perché per puntare a traguardi ambiziosi e realizzarli bisogna essere speciali. Sensazioni che non si possono spegnere come interruttori ed ecco che Tania e Francesca sono nuovamente insieme, sognando un’altra partecipazione a Tokyo 2020 ed entrare nella storia dello sport italiano.

La fase di preparazione prosegue e le sensazioni sono positive: “Le due ore di allenamento al giorno per me sono rigeneranti. E’un bell’impegno. Finora mi sono allenata al mattino, neanche tutte le mattine, dalla prossima settimana tutti i giorni. Ma l’organizzazione è un gran caos” sottolinea la Cagnotto, intervistata dalla Gazzetta dello Sport.

Non facile gestire il tempo ed una vita che negli ultimi mesi è cambiata radicalmente. Ma la campionessa nostrana, anche pungolata dalla sua compagna di allenamenti, il suo obiettivo in testa ce l’ha: “Tornare per la Coppa Tokyo a Trieste, a febbraio 2019. Quella dovrebbe essere la prima gara. Ancora non sono entrata in acqua, ci andrò solo se sono pronta. E anche il prossimo anno farò solo gare in Italia“.

Le motivazioni dunque ci sono e la voglia di andare in Giappone anche: “Devo provare ad andare a questa Olimpiade (nel caso sarebbe la sesta). Se va bene senza diventare pazze, bene. Se no ci abbiamo provato. Io e Francesca vogliamo dimostrare che le mamme possono proseguire la carriera sportiva“.

 





 

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Foto: Deepluemedia

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