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Taekwondo, Europei Under21 2018: un po’ di delusione per la spedizione azzurra che chiude senza medaglie

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Si sono conclusi senza medaglie i Campionati Europei Under 21 di taekwondo disputatisi a Varsavia (Polonia) in questo fine settimana. L’Italia si presentava alla rassegna con 14 atleti e con diverse ambizioni di podio, tutte purtroppo sfumate. I migliori sono stati Sarah Al Halwani, Davide Ditta e Laura Giacomini che si sono fermati ai quarti di finale.

La formazione italiana era reduce dalla trionfale edizione dello scorso anno, quando gli azzurri portarono a casa ben sei medaglie (due ori, due argenti e due bronzi) stabilendo uno storico record. Ripetere quel risultato non era decisamente possibile, anche perché la Federazione ha giustamente scelto di puntare su atleti giovani, molti dei quali alla prima grande esperienza internazionale. Non era presente ad esempio Vito Dell’Aquila, oro la passata edizione e ancora in età eleggibile per la competizione. Tutto ciò non toglie che fosse lecito aspettarsi qualcosa di più dalla spedizione azzurra. Adesso sarà importante per la squadra italiana raccogliere le idee in vista dei prossimi appuntamenti, a cominciare dal France Open 2018 in programma il prossimo fine settimana, dove dovrebbero tornare in pedana diversi atleti visti in questi giorni a Varsavia.

In particolare al femminile Sofia Zampetti e Alessia Sturari nei -46 kg partivano con concrete ambizioni di medaglia. Soprattutto la prima, n.64 del ranking mondiale, deve rimproverarsi la sconfitta al primo turno contro la russa Elizaveta Rozhina, avversaria decisamente alla portata. Delusione significativa anche per Laura Giacomini, tra le favorite della vigilia nei +73 kg vista la 26a posizione nella classifica mondiale. La danese Natalie Lauridsen (n. 146 al mondo) incontrata ai quarti non era sicuramente un ostacolo insuperabile per la campionessa italiana 2017 e 2018. Ci si aspettava un buon risultato anche da Sarah Al Halwani nei -49 kg. L’atleta marchigiana, argento nella scorsa edizione nei -46 kg, ha affrontato quest’anno il salto di categoria raccogliendo comunque buoni risultati e raggiungendo il 77° posto del ranking mondiale. Proprio per questo, la sconfitta con la turca Havva Nur Coban (n. 84 al mondo) nei quarti di finale lascia qualche rimpianto.

Anche in campo maschile era lecito attendersi qualcosa di più, anche se gli uomini sono al momento decisamente meno competitivi delle ragazze. Matteo Marjanovic nei -87 kg arrivava all’appuntamento forte del titolo nazionale conquistato a Bari e in ottima condizione. Ha sorpreso un po’ di conseguenza la netta sconfitta rimediata al secondo turno con il russo Petr Shtylkov, poi vincitore del torneo, avversario non così distante dall’azzurro nel ranking mondiale (122° il russo, 139° Marjanovic).

Qualche nota positiva è arrivata in particolare dai più giovani in gara. La 17enne Nora Adami nei -53 kg ha superato al primo turno l’ucraina Oleksandra Danshina, n. 294 del ranking mondiale, arrendendosi poi di fronte alla turca Zeliha Agris, atleta già capace di chiudere sul podio tappe del Gran Prix, in un match che ha costituito per l’azzurra un’utilissima occasione per fare esperienza. Anche Assunta Cennamo nei -62 kg, reduce dal titolo nazionale e dal bronzo agli Youth Olympic Games, ha vinto il suo primo incontro superando la bulgara Ilina Ivanova e arrendendosi poi di fronte all’ucraina Ikra Kayir, n. 35 del ranking mondiale.





roberto.pozzi@oasport.it

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Foto: FITA

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