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Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo 2018-2019: Federica Brignone con l’obiettivo sfera di cristallo, uomini-jet belli solo a metà

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Nel 2008 Denise Karbon è stata l’ultima azzurra  a vincere la Coppa del Mondo di gigante. Dieci anni dopo Federica Brignone è in testa proprio a questa classifica di specialità, dopo due gare in cui ha dimostrato di essere attualmente la gigantista più forte al mondo. Una vittoria eccezionale per Brignone in quel di Killington, dove ha demolito le avversarie in una seconda manche strepitosa ed il successo poteva anche essere più netto se non ci fosse stata una piccola sbavatura nel finale, che le ha fatto perdere sicuramente qualche decimo.

Il nono successo in carriera ha proiettato, dunque, Federica in vetta alla classifica di gigante ed ora l’obiettivo è proprio quello di mantenere fino alla fine dell’anno questa posizione e di conquistare finalmente una Coppa tanto cercata e voluta nelle ultime stagioni. Servirà una grandissima costanza e sicuramente Brignone dovrà raggiungere la doppia cifra nella vittorie di Coppa se vuole puntare al titolo, anche perchè le avversarie non mancano: Shiffrin e Rebensburg (addirittura caduta a Killington) sono in ritardo, Worley ha vinto a Soelden e poi non si possono non citare Mowinckel e Brunner. Tante atlete per un unico posto, che finora è occupato da Federica.

Il weekend di Killington non ha regalato altri sorrisi all’Italia, ma anzi ha dato conferme sul momento poco felice di Marta Bassino e dell’intera squadra di slalom. La piemontese non riesce proprio a sbloccarsi in gigante, mancando quel salto di qualità tanto sperato dai tecnici azzurri e anche sabato è arrivato un undicesimo posto deludente e con due manche ricche di errori. Serve un repentino cambio di rotta dalle prossime gare, ma la luce in fondo al tunnel appare molto lontana. Quella luce che sta ancora cercando tutto lo slalom femminile azzurro, reduce dall’ennesima gara anonima, con Irene Curtoni a ridosso della top ten e Chiara Costazza ancora più lontana. Dietro di loro, poi, c’è il vuoto più totale.

Nel sabato di Federica Brignone, però, hanno preso anche una parte della scena Christof Innerhofer e Dominik Paris, rispettivamente secondo e terzo nella prima discesa dell’anno a Lake Louise. La doppietta sul podio, però, è stata un po’ rovinata il giorno successivo da un supergigante davvero sottotono per i colori azzurri. Addirittura nessun italiano tra i primi venti in una specialità in cui si comincia ad intravedere qualche crepa, visti i risultati non entusiasmanti della passata stagione. Se Innerhofer e Paris hanno comunque fatto benissimo in discesa (Dominik ha come obiettivo la Coppa di specialità), per Peter Fill è stata una due giorni veramente negativa: 23esimo sabato e addirittura uscito dopo dieci secondi di gare in superG. Obiettivo resettare subito, perchè a Beaver Creek si ricomincia già da questo venerdì.

 





 

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Foto: Cristiano Barni / Shutterstock.com

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