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Scacchi, Mondiale 2018: Carlsen-Caruana, la dodicesima partita e quell’offerta di patta che ha sorpreso chiunque

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Sembra un paradosso, e invece non lo è: l’ultima patta delle partite a cadenza classica in questo match per il titolo mondiale di scacchi 2018 tra Magnus Carlsen e Fabiano Caruana, oltre a essere la più corta di tutte (31 mosse) è anche la più discussa.

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Risulta difficile a chiunque, da quelli che giocano a cadenze estremamente veloci su internet ai Grandi Maestri, capire cosa sia passato per la testa a Carlsen in quei momenti. Eppure, è possibile che il norvegese avesse maturato la sua decisione da molto tempo, anche a fronte di un Caruana in stato confusionale, con una posizione peggiore e in seri problemi con l’orologio. Sono stati tre i momenti fondamentali di questa partita.

Ph. Federico Rossini

La posizione qui raffigurata è stata raggiunta dopo 15. Ae3 dell’italoamericano. Nelle cinque mosse precedenti, il Campione del Mondo aveva manifestato un certo interesse a rifugiarsi nella patta per tripla ripetizione di posizione al fine di arrivare agli spareggi. Così, invece, Caruana ha praticamente detto al suo avversario: “No, Magnus, questa partita ce la giochiamo fin quando è possibile”.

Ph. Federico Rossini

Questa è l’occasione in cui Caruana ha iniziato la sua discesa negli inferi di questa partita: 21. Th2 è una mossa lenta, che non aggiunge nulla alla sua posizione e permette a Carlsen di mettere una fortissima pressione sul lato di donna senza alcun reale disturbo. Tra le soluzioni alternative c’era l’arrocco corto, che può apparire paradossale per via dell’avanzata dei pedoni f, g e h, ma è in realtà un sistema per togliere dalla parte più ampia del fuoco il re. Per i dieci tratti successivi, Carlsen alza sempre più la pressione, finché…

Ph. Federico Rossini

La posizione della discordia. Qui il Nero gioca 31… Ta8. Caruana comincia a pensare con circa un quarto d’ora sull’orologio. Passano i minuti, tre, quattro, cinque, sei. Quando ne mancano 8 e 40 alla fine del suo tempo, improvvisamente, gli orologi vengono fermati. E’ successo che Carlsen ha proposto allo sfidante la patta e quest’ultimo l’ha accettata. Sulla scacchiera c’è una donna biance che deve proteggere molte cose, diversi pezzi bianchi non proprio attivi e un autentico arsenale del Nero puntato contro l’arrocco del Bianco.

Le reazioni sono state le più disparate. Garry Kasparov, nato a Baku (Azerbaigian), prima sovietico e poi russo, Campione del Mondo dal 1985 al 2000 tra FIDE e, dopo la rottura, PCA, ha twittato senza fare molti giri di parole:

Alla luce di questa incredibile offerta di patta di Magnus in posizione superiore con più tempo, riconsidero la mia valutazione sul suo status di favorito nelle partite rapid. Gli spareggi richiedono un’enorme tenuta nervosa, e lui sembra che la stia perdendo“.

Prima di ritwittare le parole di Kasparov con un perentorio “Il più grande di tutti i tempi ha parlato” (nell’originale “The GOAT has spoken“), si è espresso anche l’olandese Anish Giri, numero 5 del mondo:

Uno che non ama particolarmente Caruana, il suo connazionale Hikaru Nakamura, è rimasto ugualmente stupito dalla decisione di Carlsen e non ne ha dipinto bene le prospettive in vista degli spareggi:

Considerando che Caruana ha espresso, in generale, maggiori capacità in tutti gli aspetti del gioco (preparazione in apertura, passaggio al mediogioco, finali) sarebbe un po’ strano se perdesse questo match“.

Francisco “Paco” Vallejo Pons, per tantissimi anni numero uno di Spagna e numero 49 della classifica mondiale FIDE (i 2900 sono i punti ELO, mai raggiunti da alcuno scacchista fino ad oggi nella classifica standard):

https://twitter.com/Chessidharta/status/1067167838119563264

C’è stato un tempo in cui ho pensato che Carlsen avrebbe raggiunto quota 2900“.

Maxime Vachier-Lagrave, francese ex numero 2 del mondo (oggi 6°) e tuttora vicinissimo a Carlsen nella classifica che riguarda le partite blitz (la Najdorf è una delle più popolari varianti della Difesa Siciliana):

Il giocatore della Najdorf che è in me prova ancora dolore tre ore dopo questa prematura offerta di patta“.

Durante il commento video in diretta su chess24, Alexander Grischuk, Peter Svidler (russi, al numero 9 e 21 del mondo rispettivamente) e il già citato Giri:

Svidler: “Quindi non era una bufala, perché la partita è stata appena dichiarata patta“. Grischuk: “Bravo“. Giri: “Vedete Magnus quando la sua vita è in gioco – improvvisamente non è Magnus“. Grischuk: “RIP scacchi classici“.

C’è chi ha intercettato le dichiarazioni di Vladimir Kramnik, che Campione del Mondo lo è stato e, a 43 anni, è ancora il settimo miglior giocatore del pianeta: “Come umano e come Campione del Mondo questo non è semplicemente consentito. Io non ci avrei dormito su per un mese“.

Un dissenso quasi generalizzato, dunque. Vedremo domani se a ridere per ultimo sarà Carlsen o se Caruana, alla fine, gli farà rimpiangere questa decisione.





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