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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, il percorso tappa per tappa. Tutte le salite, le cronometro e le stellette di difficoltà

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Mercoledì 31 ottobre è stato presentato in quel di Milano il Giro d’Italia 2019: tante salite, tre cronometro, ovviamente alcuni arrivi per velocisti e anche giornate dedicate agli uomini da classiche. Sarà un’edizione numero 102 dal percorso davvero molto vario, come anticipato da Mauro Vegni: ad imporsi nell’Arena di Verona sarà un corridore completo. Andiamo a scoprire nel dettaglio le ventuno tappe con le stellette di difficoltà.

PRIMA TAPPA (sabato 11 maggio): Bologna-Bologna, 8,2 km (cronometro individuale) ***

Si assegna la prima Maglia Rosa con una cronometro breve ma molto impegnativa. I primi 6 km sono piatti, ma poi inizia la dura e storica salita di San Luca, un’ascesa di 2,1 km con una pendenza media del 9,7% e massima che tocca il 16% alla Curva delle Orfanelle. Sarà subito spettacolo sulle strade del Giro dell’Emilia.

SECONDA TAPPA (domenica 12 maggio): Bologna-Fucecchio, 200 km ***

Ci si aspettava una volata, invece subito una frazione mossa che attraversa l’Appennino. Nella prima parte ci sarà La Serra, mentre negli ultimi 50 km si affronteranno in successione Montalbano e San Baronto, due salite brevi ma dure che potranno fare un’importante selezione. Gli ultimi 20 km sono in falsopiano e potremmo vedere quindi uno sprint ristretto.

TERZA TAPPA (lunedì 13 maggio): Vinci-Orbetello, 219 km **

Entrano finalmente in scena i velocisti. Percorso mosso nella fase iniziale, poi gli ultimi 80 km sono tutti prevalentemente pianeggianti e sulla carta vedremo quindi la prima volata di gruppo di questa edizione.

QUARTA TAPPA (martedì 14 maggio): Orbetello-Frascati, 228 km **

Una giornata adatta ai finisseur. Presente un solo GPM nei primi chilometri, quello di Manciano, ma poi il percorso è un continuo saliscendi con diversi strappi, tra cui quello finale, con l’arrivo in leggera salita a Frascati.

QUINTA TAPPA (mercoledì 15 maggio): Frascati-Terracina, 140 km *

Altra occasione per le ruote veloci, anche se nella prima parte ci sono due salite. Subito dopo la partenza la strada sale infatti verso Rocca Priora e poi dopo la discesa si affronta Rocca di Papa. Poi tanta pianura: da percorrere un circuito finale di 10 chilometri nel Basso Lazio.

SESTA TAPPA (giovedì 16 maggio): Cassino-San Giovanni Rotondo, 233 km ***

Frazione davvero lunga e piuttosto complicata. Nella prima parte il percorso è ondulato, con una serie di salite non classificate, poi dopo un tratto in falsopiano si arriva ai -29 km dove inizierà l’ascesa di Coppa Casarinelle, lunga circa 15 km. Segue poi un altro breve strappo, mentre gli ultimi chilometri sono in discesa fino al traguardo.

SETTIMA TAPPA (venerdì 17 maggio): Vasto-L’Aquila, 180 km **

A 10 anni di distanza dal terribile terremoto si torna nella città abruzzese. Anche qui il percorso è ondulato nella prima parte, poi negli ultimi 50 km la corsa entrerà nel vivo con il GPM di Le Svolte di Popoli, che farà una prima importante selezione. Attenzione allo strappo di Acquasanta: i big non potranno nascondersi.

OTTAVA TAPPA (sabato 18 maggio): Tortoreto Lido-Pesaro, 235 km ***

Ancora poca pianura e tanti strappi.  I primi 150 km sono tutti piatti, mentre gli ultimi 85 sono impegnativi, con tre GPM: Monte della Mattera, Monteluro e Gabicce Monte, tre salite brevi ma dure. Gli ultimi 20 km sono un saliscendi continuo, occasione perfetta per i finisseur.

NONA TAPPA (domenica 19 maggio): Riccione-San Marino, 34,7 km (cronometro individuale) ****

Altra cronometro davvero molto impegnativa: i primi 22 km sono in falsopiano, poi a Faetano inizia la salita finale, lunga 12,2 km con una pendenza media del 4,5% e massima dell’11% nella parte iniziale. Un’ascesa in cui i passisti scalatori potranno fare la differenza.

GIORNO DI RIPOSO 1: lunedì 20 maggio

DECIMA TAPPA (martedì 21 maggio): Ravenna-Modena, 147 km *

Profilo altimetrico completamente piatto, con i corridori che attraverseranno la Pianura Padana per arrivare a Modena, dove vedremo una classica volata di gruppo dopo il primo giorno di riposo.

UNDICESIMA TAPPA (mercoledì 22 maggio): Carpi-Novi Ligure, 206 km *

Discorso simile a quello fatto per l’arrivo di Modena: anche a Novi Ligure dovrebbero essere protagoniste le ruote veloci vista la tanta pianura.

DODICESIMA TAPPA (giovedì 23 maggio): Cuneo-Pinerolo, 146 km ***

Partenza ed arrivo sono gli stessi della storica frazione del 1949, quando Fausto Coppi riuscì a stupire il mondo. Il percorso è totalmente diverso: l’unica vera salita di giornata è quello di Montoso, primo GPM di prima categoria di questa edizione. Un’ascesa dura di 8,9 km con una pendenza media del 9,4% e massima del 14%. Lo scollinamento è posto però a 32 km dal traguardo, poi tanta discesa.

TREDICESIMA TAPPA (venerdì 24 maggio): Pinerolo-Ceresolo Reale, 188 km ****

Primo tappone alpino: si fa sul serio. Sono tre i GPM di giornata. Nella prima parte si supera il Colle del Lys, poi ai -70 km inizierà lo spettacolo con la scalata di Pian del Lupo (9,4 km all’8,7% medio) e in successione la lunghissima salita finale fino al Lago Serrù, 20,3 km con una pendenza media del 5,9% ma diversi tratti in doppia cifra fino al 14%.

QUATTORDICESIMA TAPPA (sabato 25 maggio): Saint Vincent-Courmayeur, 131 km *****

Una delle tappe più attese, visto anche il chilometraggio breve. Si scalano cinque GPM in successione: Verrayes, Verrogne (13,8 km al 7,1% medio), Truc d’Arbe (8,2 km al 7% medio), Colle San Carlo (10,5 km al 9,8% medio) e poi la salita finale verso Courmayeur.

QUINDICESIMA TAPPA (domenica 26 maggio): Ivrea-Como, 237 km ****

Un piccolo Giro di Lombardia, con da affrontare tutte le salite che hanno reso spettacolare la Classica delle Foglie Morte: negli ultimi 70 chilometri ci saranno Madonna del Ghisallo, la Colma di Sormano (senza Muro), Civiglio e San Fermo.

GIORNO DI RIPOSO 2: lunedì 27 maggio

SEDICESIMA TAPPA (martedì 28 maggio): Lovere-Ponte di Legno, 226 km *****

La frazione più dura della Corsa Rosa. 226 chilometri, 5700 metri di dislivello. Dopo la partenza da Lovere la strada inizia subito a salire per affrontare il primo GPM di giornata, il Passo della Presolana. Segue l’ascesa di Croce di Salven e poi un lungo falsopiano che poterà i corridori all’imbocco della salita del Passo Gavia, Cima Coppi con i suoi 2618 metri. Ascesa di 16,5 km con una pendenza media dell’8% e massima del 16%. Dopo una lunga discesa si scala il mitico Mortirolo, salita terribile di 12,8 km con una pendenza media del 10% e massima del 18%. Non durissimo, ma comunque in costante ascesa l’arrivo a Ponte di Legno.

DICIASSETTESIMA TAPPA (mercoledì 29 maggio): Commezzadura-Anterselva, 180 km ***

Si arriva nel tempio del biathlon italiano. Quattro GPM previsti: Passo della Mendola, Naz, Terento e la salita finale ad Anterselva, 9,6 km con una pendenza media del 5,5% e massima del 12%.

DICIOTTESIMA TAPPA (giovedì 30 maggio): Valdaora-Santa Maria di Sala, 220 km *

Frazione di passaggio nel mezzo della terza settimana: torneranno in scena i pochi velocisti rimasti in gara. Davvero tantissima pianura.

DICIANNOVESIMA TAPPA (venerdì 31 maggio): Treviso-San Martino di Castrozza, 151 km ***

Tanta attesa prima della salita finale, dopo un lungo tratto che vedrà  i GPM di Montello e del Passo San Boldo che non faranno la differenza. L’ascesa finale di San Martino di Castrozza è lunga 13,6 km con una pendenza media del 5,6% e massima del 10%: si sfideranno gli scalatori.

VENTESIMA TAPPA (sabato 1° giugno): Feltre-Croce d’Aune, 193 km *****

Ultima tappa di montagna di questo Giro, con ulteriori 5000 metri di dislivello. Dopo 14 km si inizia a salire verso Cima Campo, poi si affrontano in successione il Passo Manghen, 18,9 km con pendenza media del 7,6% e massima del 15%, Passo Rolle, 20,6 km con una media del 4,7% e massima del 10% e poi la salita finale di Croce d’Aune-Monte Avena, 13,5 km con una media del 6,3% e diverse rampe dure nel finale fino al 16%.

VENTUNESIMA TAPPA (domenica 2 giugno): Verona-Verona, 15,6 km (cronometro individuale) ***

Ancora una cronometro a chiudere, tutt’altro che per specialisti. Partenza dalla Fiera di Verona e primi 4,7 km piatti, poi si affronterà la salita delle Torricelle, 4,5 km con una pendenza media del 4,6% e massima del 9%. Poi discesa e pianura verso l’Arena di Verona.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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