Seguici su

Biathlon

Biathlon, Lukas Hofer: “Ho acquisito consapevolezza per lottare con i migliori. Importante partire subito forte”

Pubblicato

il

ESCLUSIVA OA SPORT – Il carabiniere azzurro Lukas Hofer ci ha rilasciato un’intervista durante la Fiera Skipass ed attualmente è impegnato nel ritiro di Sjusjoen (Norvegia), dove gli azzurri stanno preparando la prima tappa di Coppa del Mondo di biathlon prevista a Pokljuka. Il 29enne altoatesino di San Lorenzo di Sebato nella scorsa stagione è tornato a regalare emozioni ai tifosi azzurri, dopo due stagioni difficili caratterizzate da infortuni e malanni, classificandosi al quinto posto nella classifica generale di Coppa del Mondo. Il vincitore della sprint di Anterselva nel 2014 punta a confermarsi ad alto livello anche in questa stagione come avvicinamento verso i Mondiali del 2019 a Oestersund e soprattutto Anterselva 2020.

Ciao Lukas, innanzitutto come sta andando la preparazione, in particolare gli ultimi stage che precedono l’esordio stagionale?

“Abbiamo lavorato soprattutto sulla forza che ha portato dei buoni risultati, in particolare nel test di Oberhof, per cui sono molto fiducioso e curioso di potermi mettere in gioco nelle prime gare di Coppa del Mondo”.

La tua è stata una stagione di grande livello dopo 3 anni difficili, concludendo in quinta posizione nella classifica generale di Coppa del Mondo. A tratti nelle tappe conclusive sembravi l’unico a poter lottare con i mostri Fourcade e Boe.

La cosa fondamentale è stata non porsi degli obiettivi, fin dall’estate ho lavorato per trovare una costanza di rendimento. Sicuramente l’operazione al setto nasale mi ha aiutato molto perchè, a differenza delle stagioni precedenti, sono riuscito a non ammalarmi e ciò mi ha permesso di poter gareggiare fino all’ultima tappa. Anche le camminate che sto facendo in alta quota in montagna mi aiutano, perchè alzano il volume di aria nei polmoni: durante la stagione mi sono accorto di poter riuscire a mantenere il contatto con i primi ed è cresciuta anche la fiducia in me stesso fino al termine delle competizioni. Si è visto, anche grazie al lavoro degli allenatori, che c’è stato quello step in avanti e spero di continuare su questa strada”.

Ci sono state delle variazioni nel programma di lavoro con la suddivisione del gruppo Elite e il cambio tecnico con l’inserimento di Andrea Zattoni?

“Il programma è rimasto più o meno identico rispetto alle stagioni precedenti, abbiamo lavorato soprattutto sulla forza. La scelta di dividere i gruppi è stata focalizzata per poter concentrare meglio il lavoro su ogni singolo atleta, per cui siamo riusciti a prepararci al meglio sia noi che gli atleti della squadra A. Ovviamente noi quattro avevamo anche più appuntamenti durante l’estate, ma siamo riusciti a limitarli per poter approntare la preparazione nel migliore dei modi. La scelta secondo me è stata corretta, anche per i giovani che si stanno apprestando a gareggiare nella categoria senior, perchè tra non molto ci sarà bisogno di un ricambio”. 

Tra poco prenderà il via la stagione di Coppa del Mondo che avrà come appuntamento principale i Mondiali di Oestersund, previsti a marzo.

“Per me è importante partire bene in Coppa del Mondo perchè è fondamentale riassettarsi mentalmente ad alto livello per poter creare i presupposti per fare una bella stagione. Cerco di continuare il percorso intrapreso lo scorso anno tenendo duro tutta la stagione, perchè il mio obiettivo è quello di rimanere con i migliori senza fissarmi su un piazzamento preciso”.

Anterselva ospiterà il Mondiale del 2020, che quest’anno vedrà i preparativi durante la tappa di Coppa del Mondo: ma non solo, sarà sede inedita dell’arrivo di una tappa del Giro d’Italia: può essere utile anche questo evento per far crescere mediaticamente il biathlon anche in Italia?

“Sicuramente ci darà qualcosa in più, ovviamente dobbiamo presentare nel migliore dei modi il nostro sport e coinvolgere il pubblico, per intrattenerli e farli tornare durante il Mondiale e la Coppa del Mondo: si sa che è uno sport difficile da praticare per via del fucile e del porto d’armi, è più facile sicuramente prendere un pallone o una bicicletta. La Valle di Anterselva e il Comitato del centro biathlon lavoreranno anche in questo senso per garantire lo spettacolo al più ampio numero di appassionati senza tralasciare nulla dal punto di vista della sicurezza”.

Per quanto riguarda la candidatura olimpica di Milano-Cortina 2026 per quanto riguarda il biathlon è stata selezionata come sede di gara Livigno e/o la Valdidentro, sopravanzando la candidatura iniziale prevista ad Anterselva, che già dispone di un impianto all’avanguardia. Che ne pensi=

“Se l’obiettivo del CIO è quello di mantenere le strutture anche dopo i Giochi Olimpici, dal mio punto di vista sarebbe meglio valorizzare l’impianto di Anterselva per mantenere limitati i costi: capisco che non rientri nel discorso Lombardia-Veneto, ma avendo a disposizione una struttura che sarà rinnovata per i Mondiali del 2020 sarebbe un peccato non sfruttarla al meglio, un discorso simile a quello fatto per la Val di Fiemme e Cortina in altre discipline. Chiaramente Livigno ha a disposizione anche una struttura e un’organizzazione tale per realizzare gli impianti per valorizzare i Giochi, speriamo per il momento che vengano assegnati in Italia e poi valuterò anche io anno dopo anno le mie condizioni per la mia partecipazione”.





nicolo.persico@oasport.it

Clicca qui per mettere “mi piace” alla nostra pagina “Il biathlon azzurro”

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Michele Persico

 

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *