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Ginnastica, Giorgia Villa nella leggenda: CAMPIONESSA OLIMPICA giovanile, prima volta storica! La Fata si tinge d’oro nell’all-around, la stagione perfetta

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CAMPIONESSA OLIMPICA. Giorgia Villa ha scritto un pezzo di storia indimenticabile per la ginnastica artistica italiana, alle Olimpiadi Giovanili 2018 ha conquistato la medaglia d’oro nel concorso generale individuale e ha così portato a casa quel titolo che il nostro Paese non era mai riuscito ad agguantare ai Giochi, né in versione “assoluta” né in versione young. Questa data, a cavallo tra il 12 e il 13 ottobre alle nostre latitudini, verrà ricordata a lungo anche se si tratta “solo” di una competizione giovanile: il futuro è tutto per questa Fata che il 1° gennaio diventerà senior e che già da tempo ha messo il mirino sulle Olimpiadi di Tokyo 2020 insieme alle gemelle Asia e Alice d’Amato ed Elisa Iorio.

La bergamasca ha confezionato un’autentica impresa a Buenos Aires, nella capitale argentina ha letteralmente dominato l’all-around sciorinando delle prestazioni encomiabili che hanno surclassato l’intera concorrenza: non c’è mai stata gara, la 15enne ha giganteggiato per tre ore senza alcun problema, sempre convinta dei propri mezzi e consapevole dello strapotere nei confronti delle rivali più dirette. L’allieva di Enrico Casella, tesserata per la Brixia Brescia, si è imposta con un autorevole 54.066 e ha così concluso la stagione perfetta tra le under 16: Campionessa Olimpica, Campionessa d’Europa, Campionessa d’Italia Assoluta, tutto nel giro completo.

Semplicemente un autentico mostro che ha saputo recuperare con grande caparbietà dall’infortunio dello scorso anno, che è cresciuta tantissimo tecnicamente e mentalmente, che oggi ha saputo tenere in mano il pallino del gioco senza particolari esitazioni e senza soffrire un contesto di questo livello, sempre a cinque cerchi anche se in versione ridotta. Giò ha surclassato il meglio internazionale della classe 2003 (USA a parte, lo squadrone a stelle e strisce non partecipa mai a questa rassegna ma probabilmente oggi l’azzurrina avrebbe ugualmente dettato legge anche contro l’americana di turno), ha fatto capire a tutti di avere la classe giusta per togliersi delle importanti soddisfazioni.

A Singapore 2010 era arrivato il bronzo di Carlotta Ferlito (poi seconda alla trave e terza al volteggio), quattro anni fa Iosra Abdelaziz si limitò all’argento sugli staggi, oggi Giorgia Villa ha fatto suonare l’Inno di Mameli con un misto di commozione e soddisfazione per un traguardo ampiamente meritato. La bergamasca aveva incominciato la gara con un super doppio avvitamento al volteggio (14.566) poi alle parallele si è spinta fino a un ottimo 14.000 nonostante una piccola imprecisione. In quel momento aveva già oltre un punto di vantaggio sulle avversarie, doveva evitare errori clamorosi alla trave e così ha fatto commettendo soltanto un paio di sbavature (12.300) prima della grande chiusura al corpo libero dove ha eseguito delle ottime diagonali acrobatiche illuminando la scena con la sua espressività (13.200).

Non c’è stato nulla da fare per la britannica Amelie Morgan che aveva già sconfitto a Glasgow (53.432) e per l’ucraina Anastasiia Bachynska (52.332), prima in qualifica ma oggi caduta al quadrato. Delusione totale per la russa Kseniia Klimenko caduta alle parallele e sui 10 cm ma visibilmente lontana dalla migliore forma (quinta con 51.199), quarta la cinese Xijing Tang (52.264) giù dal podio per appena sette centesimi.

 

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