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Volley, Osmany Juantorena: “Credo sia stata la mia ultima partita con l’Italia”. Pantera verso l’addio, Zaytsev si augura di no

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Niente da fare. L’Italia ieri si è fermata di fronte ai primi veri ostacoli che si è trovata sul proprio cammino ai Mondiali 2018 di volley maschile: Serbia e Polonia ci hanno inflitto due pesantissime lezioni di pallavolo, superiori in ogni fondamentale e non dando respiro alla formazione nostrana, discontinua e non in grado di cambiare marcia anche da un punto di vista mentale.

Così fa male ed è chiaro che gli spunti di riflessione per quanto riguarda gli interpreti non mancheranno. Di fatto, dall’argento a Cinque Cerchi l’Italia ha raccolto un ultimo posto in World League, un’eliminazione ai quarti di finale agli Europei, un quinto posto ai Mondiali e una mancata Final Six nella Nations League. Risultati decisamente poco lusinghieri.

Bisognerà aprire un nuovo corso e per uno dei pilastri di questa squadra, l’italo-cubano Osmany Juantorena siamo ai titoli di coda: “Oggi è andata così, sapevamo che era una partita durissima e loro sono andati subito sopra – ha commentato l’atleta, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, poco dopo il match contro la Polonia – Volevamo finire con una vittoria per il morale ma la nostra storia finisce qua. Se devo fare un’analisi a mente fredda dico che ancora non siamo pronti a salire sul podio. Ci siamo fermati dietro le grandi“, le parole amare di Juantorena.

E sul futuro lontano dall’azzurro, il  33enne nativo di Santiago di Cuba ha dichiarato: “Quello che sarà della Nazionale lo deciderà Chicco Blengini . Farò una scelta con la mia famiglia, ma penso che sarà la mia ultima manifestazione con l’Italia per me“, la chiosa di Osmany.

Sarà una decisione definitiva? Lo scopriremo ma certamente questa compagine dovrà ripartire da un progetto diverso, visto il risultato deludente di questa rassegna iridata. Da par suo Ivan Zaytsev spera che il suo compagno possa tornare sui suoi passi: “Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono ancora lontane per cui mi auguro possa ripensarci!“.

 





Foto: Valerio Origo

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