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Volley, Mondiali 2018: l’Italia mostra i muscoli, azzurri indemoniati. Belgio travolto, ma bisogna volare bassi

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Questa è l’Italia che aspettavamo, la Nazionale scatenata che avevamo ammirato due anni fa alle Olimpiadi di Rio 2016 e che poi sembrava essersi smarrita, questi sono gli azzurri che attendevamo con tanta passione e che speravamo di vedere in campo durante i Mondiali 2018 di volley maschile. I ragazzi del CT Chicco Blengini hanno mostrato i muscoli, hanno tirato fuori gli occhi della tigre, hanno ruggito prepotentemente e non hanno mai avuto cali, né tecnicamente né soprattutto psicologicamente: il Belgio è stato travolto con un roboante 3-0 nella bolgia del Mandela Forum di Firenze, la seconda vittoria nella competizione aumenta il morale del gruppo che sapeva l’importanza di questo successo in vista del prosieguo della rassegna iridata (alla seconda fase si portano dietro tutti i risultati) e sicuramente i vicecampioni olimpici sono galvanizzati.

Ma bisogna volare basso. Questa deve essere la parola d’ordine: non bisogna adagiarsi sugli allori, non bisogna specchiarsi nella beltà di questa sera ma si deve continuare a spingere su questi elevati ritmi se davvero si vuole fare strada ai Mondiali casalinghi. C’è un intero Paese a sostenere Ivan Zaytsev e compagni, le responsabilità sono tante ma la pressione non si sente più di tanto, i Red Dragons sono stati spazzati via con una foga dirompente e quasi surreale, davvero inattesa alla vigilia: la compagine di Andrea Anastasi non ci ha minimamente impensierito, c’è stato solo un sestetto in campo e questa volta aveva la maglia azzurra. Ci sono solo cose positive da sottolineare: difesa esagerata, attacco su percentuali assurde (88% dello Zar, 71% di Filippo Lanza, 47% di Osmany Juantorena), muro granitico e regia robotica di Simone Giannelli che ha mandato fuori fase i nostri avversari variando tantissimo, servizio chirurgico con pochissimi errori, centrali ancora una volta su di giri.

Siamo chiaramente sulla strada giusta ma siamo anche soltanto alla seconda partita di un cammino molto lungo, entusiasmiamoci ma non facciamoci prendere la mano, si deve soltanto guardare avanti, convinti dei nostri mezzi e della nostra forza, motivati ad alzare ancora l’asticella per raggiungere il traguardo che tutti sperano. Ora un giorno di riposo, poi sabato sotto con l’Argentina di Julio Velasco che ieri è stata travolta proprio del Belgio ma a pallavolo non esiste la proprietà transitiva: ci aspetta una nuova battaglia contro l’Albiceleste (ma comunque partiamo favoriti), un’altra sfida da vincere a tutti i costi per iniziare davvero ad alzare le nostre quote e guardare con più ottimismo alla seconda fase.

 





Foto: FIVB

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