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Volley, Mondiali 2018: che Italia si presenta? Condizioni di forma e ambizioni, come stanno gli azzurri

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Il momento della verità sta per arrivare, domenica 9 settembre scatteranno i Mondiali 2018 di volley maschile e l’Italia si presenterà ai nastri di partenza con grandi ambizioni. La nostra Nazionale avrà il vantaggio di giocare in casa, di fronte al proprio pubblico proverà a mettere in mostra il miglior gioco possibile per arrivare quantomeno alla terza fase e poi giocarsi il tutto per tutto a Torino dove si disputerà la parte conclusiva della rassegna iridata. Gli azzurri possono davvero dire la loro al pari di altre corazzate come Russia, Brasile, USA, Francia, Serbia, Polonia che andranno a caccia di gloria nel nostro Paese ma i ragazzi del CT Chicco Blengini non si sono mai nascosti e sanno che possono cercare di fare la differenza spinti anche dal calore dei tifosi che gremiranno i nostri palazzetti.

Ma in che condizioni arriva l’Italia ai questi Mondiali? Le risposte ricevute in occasione dell’ultima amichevole vinta contro la Cina a Padova domenica scorsa sono parse confortanti, il gruppo sembra essere in salute e dovrebbe avere trovato la giusta amalgama dopo sei intensissime settimane di lavoro a Cavalese. Il lungo raduno in Val di Fiemme ha sicuramente aiutato a cementare lo spogliatoio, a compattare la rosa e a creare quegli automatismi che poi serviranno nel corso di tre settimane durissime. Oggettivamente la compagine asiatica è un avversario modesto ed è difficile individuare se siamo sulla strada giusta anche a livello tecnico ma i giocatori hanno sensazioni positive alla vigilia del debutto contro il Giappone al Foro Italico di Roma.

La nostra Nazionale è reduce da un’estate un po’ sottotono con una Nations League conclusa senza partecipare alla Final Six a causa di alcune sconfitte inattese maturate contro formazioni di seconda fascia quando però non eravamo presenti col sestetto tipo. La vera Italia era stata capace di mettere sotto Brasile, Serbia e Francia con i migliori uomini in campo regalando anche sprazzi di ottimo gioco, quelli che serviranno durante il Mondiale per provare a fare la differenza. Servirà essere al top della forma nel momento clou della competizione, è lì che dovrà saltare fuori la vera Italia: dopo due anni deludenti è arrivata l’ora di ritrovare quella Nazionale che ci entusiasmò alle Olimpiadi di Rio 2016.

 





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