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Tennis, il gruppo arbitrale contro Serena Williams. Avanza l’ipotesi di non dirigere più un suo incontro

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I giudici di sedia non vogliono più arbitrare una partita ufficiale di Serena Williams. A dichiarare ciò un direttore di gara che è voluto rimanere in anonimato presso il Times. Un’ipotesi altamente improbabile, ma che rischia di trovare il sostegno di molti: una decisione che non cadrà finché la 36enne statunitense non si scuserà pubblicamente per quello che ha detto nei confronti di Carlos Ramos.

Durante la finale del singolo femminile agli US Open, ultimo Grande Slam del 2018, l’ex numero uno del ranking WTA ha ricevuto un avvertimento per coaching. Da quel momento Serena inizia ad innervosirsi particolarmente, al punto da spaccare la racchetta quando Naomi Osaka accorcia le distanze con un break che la porta sul 2-3. Il direttore di gara, come da regolamento, infligge un penalty point ai danni della tennista statunitense, e da lì la situazione sfugge di mano: la Williams dà del bugiardo e persino ladro a Ramos, viene richiesto dunque il supervisor per capire se il comportamento della vincitrice di 14 Grandi Slam possa essere punibile con un game penalty, e così accade.

Il gruppo arbitrale è rimasto sorpreso dal fatto che WTA e US Open Association sostengano le accuse sessiste di Serena Williams contro le decisioni del giudice di sedia, mentre la Federazione Internazionale di Tennis ha elogiato la professionalità di Carlos Ramos.

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luca.montanari@oasport.it

Foto: lev radin shutterstock

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