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Olimpiadi Invernali 2026, l’Italia punta sulla candidatura Milano-Cortina: presentato il progetto al CIO, le possibili sedi di gara

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La candidatura congiunta Milano-Cortina per l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026 è stata presentata ufficialmente al CIO dopo che Torino si è chiamata fuori dal progetto. Ieri l’Italia ha superato un test importante a Losanna e siamo ancora in corsa per ospitare la rassegna a cinque cerchi riservata agli sport della neve e del ghiaccio ma sicuramente abbiamo perso un po’ di credibilità a livello internazionale dopo che la giunta comunale del capoluogo piemontese ha fatto mancare il propri appoggio.

La candidatura tridente è ormai definitivamente tramontata come ha ribadito il sottosegretario Giorgetti, Milano e Cortina dovranno trovare i fondi in autonomia se vorranno portare avanti la candidatura. Matteo Salvini ha però fatto arrivare il proprio sostegno: “Come cittadino, padre di famiglia, sportivo e vicepresidente del Consiglio vi dico che farò tutto il possibile anche economicamente perché le Olimpiadi si facciano in Italia. Se Torino si ritira per motivi politici, il dovere del governo è sostenere chi non si ritira. Mi piaceva il progetto che coinvolge l’intero arco alpino, ci sono rivalità di campanile ma se un progetto è utile a 60 milioni di italiani il mio dovere è andare avanti“.

Giovanni Malagò non molla comunque la possibilità di un rientro di Torino all’ultimo momento. Intanto si inizia a parlare delle possibili sedi di gara nel caso in cui le Olimpiadi Invernali 2026 si svolgano tra Milano e Torino, come riporta la Gazzetta dello Sport: a Milano spazio a pattinaggio artistico, short track, pattinaggio velocità, hockey ghiaccio; lo sci alpino a Cortina insieme agli sport da budello e al curling; a Bormio lo snowboard, a Santa Caterina lo sci di fondo e a Livigno il freestyle per dare ampio spazio alla Valtellina; biathlon ad Anterselva e salto con gli sci in Val di Fiemme andando dunque anche in Trentino-Alto Adige.

 





Foto: FISI Pentaphoto

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