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Nuoto, Europei 2018: Ilaria Cusinato in rampa di lancio! Italia all’assalto dei 400 misti dieci anni dopo Alessia Filippi

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Sono trascorsi dieci anni dall’ultimo titolo azzurro nei 400 misti donne con la vittoria a Debrecen di Alessia Filippi alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino. Era il periodo dei costumi gommati, del finto dualismo Pellegrini-Filippi, l’immediata vigilia dell’appuntamento cinese e poi dei Mondiali di Roma che Alessia Filippi avrebbe vissuto da assoluta protagonista (ma nel mezzofondo) a casa sua.

Due lustri più tardi ci prova una giovanissima veneta, fresca reduce dall’esame di maturità superato brillantemente, a riportare il tricolore sul gradino più alto del podio in questa specialità: Ilaria Cusinato ha strabiliato al Sette Colli, sfilando il record italiano dei 200 misti proprio ad Alessia Filippi e conquistando proprio sui 400 misti il miglior crono stagionale mondiale che finora ha resistito agli assalti dei vari trials nazionali.

L’assenza di Katinka Hosszu (l’idolo di Ilaria Cusinato) e di Mireia Belmonte proietta la nuotatrice veneta nel ruolo di favorita numero uno per la vittoria finale nella distanza più lunga ma le avversarie non mancheranno di certo in una gara che si preannuncia molto equilibrata con le britanniche Willmott e Miley tutt’altro che rassegnate al ruolo di comprimarie. Ilaria Cusinato sembra aver completato quest’anno il percorso di maturazione fisica e mentale e la medaglia conquistata un po’ a sorpresa nei 400 misti in vasca corta a Copenhagen, sembra averla sbloccata da tutti i punti di vista. Già a Riccione si era vista una Cusinato autoritaria e performante in acqua ma al Settecolli la veneta, pochi giorni dopo aver sostenuto la maturità, è apparsa in grande spolvero, ottenendo tempi strepitosi che l’hanno fatta entrare di diritto nel gotha della specialità a livello mondiale.

Alla base dei risultati di Ilaria Cusinato ci sono le qualità fisiche, un desiderio di migliorare ogni volta che scende in acqua e il feeling che si è venuto progressivamente a creare con il suo allenatore che non è uno qualsiasi, visto che si chiama Stefano Morini e di titoli mondiali ed olimpici se ne intende. Gli allenamenti con Detti e Paltrinieri, la cura del dettaglio sulla nuotata nei vari stili sono il punto di partenza dalla quale si è partiti per raggiungere i livelli attuali, con un’impostazione di gara meno aggressiva rispetto al passato e che ha nelle due frazioni centrali, dorso e rana, i punti di forza principali, tenendo conto che Cusinato è tutt’altro che ferma sia a farfalla che nello stile libero.

E’ giovane, giovanissima e sicuramente non è abituata a reggere la pressione del partire favorita per vincere un Europeo ma l’impressione è che la ragazza abbia le spalle grosse e che sappia sopportare responsabilità pesanti: La prima prova sarà Glasgow ma il vero obiettivo è Tokyo 2020 dove nessuna delle avversarie rinuncerà e per salire sul podio dovrà migliorarsi ancora tanto.

 





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