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F1, analisi prove libere GP Belgio 2018: Ferrari e Mercedes pronte al duello, la differenza la faranno gomme e meteo

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La prima giornata di prove libere del Gran Premio del Belgio 2018 di Formula Uno si è disputata senza essere rovinata dalla pioggia e ci ha permesso di capire qualcosa di più preciso sui reali valori in campo sullo splendido tracciato di Spa-Francorchamps. Il primo aspetto da notare è il notevole equilibrio tra Ferrari e Mercedes, con la Red Bull leggermente più indietro. La Rossa ha piazzato i migliori tempi in entrambe le sessioni (sfruttando anche i nuovi motori potenziati) con Kimi Raikkonen che, nel pomeriggio, scende fino a 1:43.355, mentre Sebastian Vettel si ferma a circa 7 decimi, non riuscendo ad assemblare un giro perfetto. La SF71H, ad ogni modo, ha dimostrato di essere performante sul tracciato delle Ardenne, sia nei tratti veloci che nel settore misto. Il finlandese sembra già in palla con la sua vettura, mentre il tedesco deve ancora trovare il giusto set up. Per quanto riguarda le simulazioni del passo gara, poi, la monoposto di Maranello ha viaggiato senza problemi sul piede dell’1:48 basso, con tutte le mescole a disposizione. Ha sorpreso, per esempio, l’ottimo ritmo con le gomme Medie, le più dure. La Ferrari, a questo punto, potrebbe puntare sulla strategia SuperSoft-Soft/Medie, oppure Soft/Medie, risultando competitiva in ogni condizione. Sempre che non faccia capolino la pioggia..

In casa Mercedes la situazione è simile. Sul giro secco sia Lewis Hamilton che Valtteri Bottas hanno dimostrato di poter competere alla pari con le Ferrari, soprattutto nel secondo settore, quello misto. Nei tratti veloci, invece, nonostante motori freschi, le W09 sembrano perdere qualche millesimo nei confronti delle Rosse. Il finlandese, proprio per questo motivo, partirà dall’ultima posizione della griglia essendo giunto alla quarta Power Unit della sua annata. La scuderia di Brackley sa di avere a disposizione una vettura pronta a vincere, tutto dipenderà dalla strategia in gara, con le gomme Soft come ago della bilancia.

Leggermente più indietro, invece, la Red Bull. Max Verstappen ha concluso una buona giornata nelle due sessioni, mentre Daniel Ricciardo ha praticamente perso tutta la prima per un problema (ancora una volta) alla sua Power Unit. La RB14 ha girato con poca benzina, risultando veloce nell’ultimo tratto, mentre nel T1, quello della famosa Eau Rouge-Raidillon, soffre il gap di potenza. Pensare alla vittoria non sarà facile, ma il podio può essere alla portata. Sicuramente la scuderia di Brackley farà la danza della pioggia, per livellare le condizioni in pista.

Buona giornata anche in casa Racing Point Force India. Racing Point? Sì, il team anglo-indiano, ha cambiato nome, ha perso gran parte degli sponsor ma, grazie al padre di Lance Stroll, è ancora vivo. Sergio Perez ha saputo portare la sua vettura fino alla settima posizione, mentre Esteban Ocon si è fermato in 13esima. Sorrisi anche in casa Alfa Romeo Sauber. Dopo qualche balbettio, infatti, Marcus Ericsson e Charles Leclerc hanno chiuso nella top ten, assieme alle due Renault che confermano di essere in un buon momento.

Male, invece, la Haas, appena 12esima con Romain Grosjean e 14esima con Kevin Magnussen, in un tracciato nel quale il motore Ferrari potrebbe sospingerla, mentre anche in casa Toro Rosso c’è poco di chi gioire, con Pierre Gasly 15esimo e Brendon Hartley 17esimo. Chiudono la griglia, come sempre, McLaren e Williams, con distacchi di oltre 3 secondi e la sensazione di trovarsi in uno dei tracciati peggiori per la loro (scarsa) potenza del motore.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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