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Atletica, Europei 2018: CLAMOROSA Vallortigara, eliminata con 1.86! Trost in finale nell’alto, Pedroso per le medaglie sui 400 ostacoli

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Delusione pesantissima per l’Italia agli Europei 2018 di atletica leggera. Si puntava tantissimo su Elena Vallortigara dopo che poche settimane fa in Diamond League aveva saltato un superlativo 2.02, a un solo centesimo dal record italiano di Antonietta Di Martino. La veneta si era presentata a Berlino con la seconda miglior prestazione mondiale stagionale ma oggi è completamente crollata commettendo tre nulli netti a 1.90 dopo avere centrato 1.86 solo alla seconda prova.

Sono misure basse per l’azzurra che si era ritrovata dopo otto anni bui e che oggi ha commesso un passo indietro importante. La delusione è tanta anche per la stessa atleta che ai microfoni della Rai ha trattenuto a stento le lacrime parlando di recenti problemi fisici:Questa è la peggiore gara della mia stagione e sono molto delusa. Qualcosa non è andato nella rincorsa, non riuscivo a collegare bene mente e corpo, ero un po’ stanca. L’unica cosa che posso dire è che quattro giorni fa ho vomitato di notte e sono stata male, ma ieri mi sentivo bene, evidentemente solo per fare un allenamento e non per fare una qualificazione a un Europeo“.

C’è stata anche un po’ di sfortuna perché bastava centrare un modesto 1.86 al primo tentativo per salvarsi e accedere alla Finale a cui è invece stata ammessa Alessia Trost. Dopo un percorso netto fino a 1.86, la friulana ha commesso due nulli a 1.90 prima di superare la misura in extremis ed entrare tra le migliori 14. L’atto conclusivo sarà infatti allargato: superano 1.90 alla prima la bulgara Mirela Demireva, la tedesca Marie Jungfleisch, la britannica Morgan Lake, la russa Mariya Lasitskene, la lituana Airine Palsyte, l’ucraina Kateryna Tabashnyk; 1.90 al secondo tentativo per la tedesca Imke Onnen e la croata Ana Simic; 1.90 alla terza per la svedese Erika Kinsey, l’ucraina Yuliya Levchenko e l’italiana Alessia Trost; completano il parterre la ceca Michael Hruba, l’ucraina Oksana Okuneva e la bielorussa Karina Taranda a cui basta 1.86.

Tutto facile per Yadisleidy Pedroso nelle semifinali dei 400 metri ostacoli. L’italo-cubana, terza in stagione a livello europeo, ha chiuso la propria serie al secondo posto in 55:13 alle spalle dell’ucraina Anna Ryzhykova (54.82): l’azzurra ha corso bene forzando un po’ nel finale ma ha fatto capire di poter lottare per il podio insieme alla già citata ucraina, alla svizzera Lea Sprunger (55.04) e alla britannica Eilidh Doyle (55.16). Eliminata invece Ayomide Folorunso, parsa troppo contratta e soltanto terza nella sua semifinale con un 55.69 che non basta per il ripescaggio.

Nessun italiano in finale sui 400 metri. Matteo Galvan chiude la sua semifinale in terza posizione (45.17) a soli tre centesimi dal portoghese Ricardo Dos Santos, quelli che lo separano dall’atto conclusivo. Quarto invece Davide Re nella sua serie con un alto 45.53. Questi i finalisti dei 400 metri: il britannico Matthew Hudson-Smith (44.76), il belga Jonathan Borlée (44.87), il norvegese Karsten Warholm (44.91), lo sloveno Luka Janezic (44.93), il belga Kevin Borlée (45.07), il polacco Karol Zalewski (45.11), il portoghese Ricardo Dos Santos (45.14) e lo spagnolo Oscar Husillos (45.17).

 





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