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Ciclismo

Tour de France 2018, risultato 11ma tappa: Sky padrona, vittoria e Maglia Gialla per Thomas, Froome stacca tutti. Nibali fatica, ma si difende

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Ci si aspettava lo spettacolo ed è arrivato alla grande nella seconda tappa alpina del Tour de France 2018. L’undicesima frazione, 108,5 km da Albertville a La Rosière Espace San Bernardo, è stata un concentrato di colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Alla fine un vero e proprio dominio per il Team Sky che porta dalla sua parte la Grande Boucle: Geraint Thomas trionfa, cogliendo il colpo doppio e andando a vestire anche la Maglia Gialla, con Chris Froome che è subito dietro. Tanta fatica per Vincenzo Nibali che resiste e si difende bene, restando in piena lotta.

Partenza a tutta, come ampiamente preventivabile. Tantissimi tentativi sin dal chilometro zero, dopo poco è andata di forza via la fuga. Cinque corridori sono riusciti ad avvantaggiarsi in vista dello sprint intermedio: Damiano Caruso (BMC), Warren Barguil (Fortuneo-Samsic), Peter Sagan (BORA-hansgrohe), Romain Sicard (Direct Energie) e Daniel Navarro (Cofidis). La maglia verde Sagan dopo aver raggiunto l’obiettivo parziale, di aggiungere punti al proprio bottino, ha salutato la compagnia rialzandosi. Nel frattempo alle loro spalle si è formato un vero e proprio gruppone di più di trenta corridori: Gilbert, Chavanel, Andersen, Pauwels, van Garderen, Kangert, Burghardt, Moinard, G.Martin, Kung, Alaphilippe, Haga, Vichot, Pasqualon, Frank, Molard, Taaramae, G.Izagirre, Cousin, Skuijns, Soler, Valgren, De Gendt, Poljanski, Herrada, Terpstra, Marczynski, Gesbert, Perez.

Sul Montèe de Bisanne, prima salita di giornata, la situazione è nuovamente cambiata con tutti i drappelli che sono andati a raggrupparsi: a scollinare davanti i grandi protagonisti Alaphilippe e Barguil. Nel frattempo il gruppo non ha elevato l’andatura, con il Team Sky in pura gestione, a circa 6′ di ritardo dalla vetta. Sul Col du Pré ha cambiato ritmo il plotone maglia gialla, con la Movistar che ha preso in mano le redini della corsa: mentre si è staccato il leader della generale Greg Van Avermaet (BMC), ha attaccato il veterano Alejandro Valverde. L’Embatido è andato rapidamente a raggiungere il compagno di squadra Marc Soler e i due corridori iberici hanno guadagnato secondi su secondi sul gruppo.

Sul Cormet de Roselend si è mossa anche la Bahrain-Merida con Pellizotti e Pozzovivo che hanno alzato il ritmo in chiave Vincenzo Nibali. Poi è stata la volta del Team Sunweb: in discesa Tom Dumoulin e il fuggitivo Andersen hanno fatto la differenza, con la Farfalla di Maastricht che ha raggiunto Valverde prima dell’approccio dell’ultima ascesa. Nel frattempo davanti sono andati via praticamente in quattro: Damiano Caruso (BMC), Warren Barguil (Fortuneo-Samsic), Michael Valgren (Astana) e Mikel Nieve (Mitchelton-Scott).

Sull’ultima ascesa il primo a prendere l’iniziativa è stato Nieve, che ha provato ad involarsi solitario verso il successo di tappa. Alle sue spalle hanno cercato di resistere Caruso e un rientrante Herrada. Dumoulin ha staccato Valverde e si è lanciato all’inseguimento, nel frattempo lavoro spaziale del Team Sky con un mostruoso Kwiatkowski che ha distrutto il gruppo. A circa 5 chilometri dal traguardo è arrivato lo scatto: non si è mosso Chris Froome, bensì Geraint Thomas, a caccia del simbolo del primato. Il gallese nel giro di poche pedalate è andato a riprendere Dumoulin e uno strepitoso Caruso. Alle loro spalle Froome e Daniel Martin (UAE Emirates) hanno preso spazio sui rivali. Nairo Quintana, Romain Bardet,  Nibali e Primoz Roglic sono stati costretti sulla difensiva.

Proprio all’ultimo chilometro azione paurosa di Thomas che è andato a riprendere e staccare il fuggitivo, cogliendo il colpo doppio con la Maglia Gialla. Seconda piazza a 20” per un eccellente Dumoulin davanti a Froome e con una buona quinta piazza per Caruso. Per il gruppo Nibali, nel quale erano presenti anche Bardet, Quintana e Roglic, un minuto di ritardo dalla vetta. 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Thomas Quack / Shutterstock.com

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