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Tennis, l’Italia si riscopre Giorgi-dipendente in campo femminile. Paolini, Chiesa e Trevisan: un perenne Purgatorio

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Il tennis italiano sta vivendo un momento completamente diverso se si analizza settore maschile e femminile. Tra gli uomini c’è stata una vera e propria esplosione in questa stagione, con un ricambio generazionale in continua crescita e con tanti nuovi protagonisti sulla scena mondiale (vedi Marco Cecchinato e Matteo Berrettini), mentre tra le donne l’Italia sta vivendo probabilmente uno dei peggiori momenti di sempre.

Guardando la classifica mondiale tra le prime cento del mondo c’è la sola Camila Giorgi. La marchigiana è reduce dall’ottima prestazione di Wimbledon, con la sconfitta ai quarti di finale contro Serena Williams dopo una bella battaglia di tre set, che ha permesso all’azzurra di avvicinare le prime trenta del mondo. Camila è davvero l’unica giocatrice italiana che può competere a certi livelli, con le altre connazionali che fanno fatica a superare le qualificazioni e che quando lo fanno escono comunque subito di scena al primo turno senza troppo combattere.

Jasmine Paolini, Deborah Chiesa e Martina Trevisan sono le tre azzurre che continuano a provare ad entrare con continuità nel circuito maggiore, ma finora sono rimaste in un limbo senza mai fare il definitivo salto di qualità. Pochissime qualificazioni per un tabellone principale, anche a livello Slam non si contano praticamente partecipazioni e le prime 100 del mondo restano comunque un muro ancora troppo difficile da scalare.

Il sorteggio di Fed Cup ha deciso che l’Italia se la dovrà vedere con la Svizzera nel primo turno del World Group II. Una nazionale che ha come l’Italia una punta di diamante, Belinda Bencic, e poi poco o altro. Certo la scalata per tornare in Serie A resta lunga e diventerebbe impossibile in caso di mancata convocazione di Camila Giorgi.

 





 

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Foto: jctabb/shutterstock

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